Il
regista Francesco Ceccoli offre un documentario che lascia senza fiato i
cittadini dell' "isola felice" e mostra quel che accade nel
divertimentificio d'Europa. Un'opera importantissima che ci mostra quale
è la realtà criminale che si muove dietro le luci della riviera che non dorme
mai.
Si sente dire spesso che
la mafia del nord è una mafia discreta, in giacca e cravatta, che non spara e
non uccide. Una mafia innocua, che investe e ricicla denaro.
"Romagna nostra"
è un viaggio nel volto oscuro e meno conosciuto della riviera romagnola che
attraversa Rimini, Riccione, Cattolica, S.Marino e giunge fino a Pesaro.
Storie di violenza che
hanno insanguinato la Romagna e hanno travolto imprenditori, discoteche, locali
pubblici. Sono i luoghi simboli di quella che si pensava essere una terra
incontaminata dal virus mafioso e che si ritrova ad essere il crocevia della
droga, del gioco d'azzardo e del riciclaggio nel campo del turismo e degli
affari immobiliari.
Qui le organizzazioni
criminali hanno trovato spazio ed hanno esportato i propri affari criminali,
spesso in un silenzio assordante.
"Numerose sono
le vittime di estorsioni, aggressioni e intimidazione e questo è ben
descritto attraverso una serie di testimonianze e di ricostruzioni nonché
cronache di giornali, processi, interviste a magistrati, giornalisti e avvocati
che da tempo si occupano delle vicende.
I luoghi del crimine vengono immortalati in questa importantissima opera che palesa la realtà delle cose e spezza il comodo silenzio, nettare della criminalità: l’omertà."
I luoghi del crimine vengono immortalati in questa importantissima opera che palesa la realtà delle cose e spezza il comodo silenzio, nettare della criminalità: l’omertà."
"Romagna nostra: le
mafie sbarcano in riviera" - regia di Francesco Ceccoli,
durata 50' circa - anno
2013 - GAP Gruppo antimafia Pio La Torre