domenica 22 giugno 2014

IL PREFETTO E LE MAMME DI PERUGIA




Alfano rimuove il prefetto di Perugia 

per dichiarazioni su famiglia e droga

Nel corso di una ormai famosa conferenza stampa, il funzionario aveva sostenuto che "se una mamma non si accorge che suo figlio si droga è una mamma fallita e si deve solo suicidare". " ..nei giovani c'è il convincimento che le droghe leggere so' 'na strunzata.." "...(...) mio padre mi avrebbe tagliato la testa. Speriamo che qualche umbro tagli la testa al figlio...".
A nulla sono valse le giustificazioni del prefetto: il ministro ha deciso che "non può restare lì né altrove"

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Interessante articolo di fondo di Francesco Merlo su la Repubblica del 22.6.2014: "COME E' POSSIBILE CHE UN PREFETTO INVITI AL SUICIDIO LE MADRI DEI DROGATI", di cui si riporta solo un brevissimo passaggio:

“…(....) Se a Perugia spadroneggiano gli spacciatori, se la città è diventata una capitale del narcotraffico, se i giovani bevono e si drogano, se c’è la morte nelle strade…la colpa non è di chi deve prevenire, lottare e fronteggiare la criminalità, ma delle mamme. Ecco: nessuno rida. L’errore più grave che si potrebbe commettere è di ridurre questo prefetto a una macchietta d’avanspettacolo e appunto di ridere invece di intristirsi ascoltando il suo sproloquio come un discorso di fine epoca, il requiem d’addio di quella burocrazia italiana operosa ma molliccia, scivolosa ma inesorabilmente provinciale e ciceroniana, educativa e fastosa, che è stata preunitaria, fascista, democristiana e post democristiana….(....)”