Stefano Filippi – Blog “Gente del Nord” – 15.10.2013
Nella puntata di Servizio pubblico
di giovedì scorso è andata in onda un’intervista
a una giovane di Chioggia che lamentava di essere stata
abbandonata dai servizi sociali del comune. Il padre aveva perso il lavoro per la crisi, la
banca li ha sfrattati
perché non pagavano il mutuo e la famiglia per protesta ha dormito in auto davanti al comune per
alcune notti. A questo
link si può vedere l’intervista (dura meno di 5 minuti).
La notizia data dalla stampa locale era stata ripresa dai social network e
soprattutto dal blog di Beppe Grillo,
che probabilmente è la vera fonte di
Michele Santoro. Il quale ha fatto eco alla vicenda senza effettuare le doverose verifiche e senza
contraddittorio, cioè non ha dato voce al comune di Chioggia.
Come stanno le cose in realtà?
Il padre della giovane ha dovuto chiudere
l’impresa edile perché arrestato
nel 2010 – con altre 11 persone – in un’operazione contro il traffico di cocaina con Spagna e
Colombia; è stato in cella per 15 mesi e quindi ai domiciliari, essendo anche
legato al clan dei Madonia di Gela, città di origine della famiglia emigrata in
Veneto nel 2000. Il comune di Chioggia eroga alla famiglia un sussidio di 307 euro mensili dal 1°
settembre 2012 e si è detto disponibile a rimborsare le spese di affitto per un
certo periodo; tuttavia la moglie dell’arrestato ha sempre rifiutato chiedendo
l’assegnazione di un alloggio popolare in deroga alla graduatoria, cioè
scavalcando i 340 nuclei in attesa che ne avevano diritto avendo presentato
regolare domanda.
Una storia drammatica. Che Servizio
pubblico e il blog di Grillo hanno presentato in modo parziale
e scorretto.
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Spero che Santoro, nella prossima puntata, dica cosa è successo alla sua redazione.