Ecco la
lettera aperta che Peter Costello, ex Ministro del Tesoro australiano dal 1996
al 2007, aveva scritto a quanti arrivavano in Australia in cerca di un futuro
migliore."...Vi abbiamo accolto ed aperto le porte del nostro Paese; se
non volete essere cittadini come tutti in questo Paese, allora tornate al Paese
da cui siete partiti!”
LETTERA APERTA AGLI
IMMIGRATI
“ Non sono contrario
all’immigrazione, e non ho niente contro coloro che cercano una vita migliore
venendo in Australia.
Tuttavia ci sono questioni che coloro che recentemente sono arrivati nel nostro Paese, ed a quanto sembra anche qualcuno dei nostri concittadini nati qui, devono capire.
Tuttavia ci sono questioni che coloro che recentemente sono arrivati nel nostro Paese, ed a quanto sembra anche qualcuno dei nostri concittadini nati qui, devono capire.
Come australiani,
abbiamo la nostra cultura, la nostra società, la nostra lingua ed il nostro
modo di vivere.
Questa cultura è nata e cresciuta durante più di due secoli di lotte, processi e vittorie da parte dei milioni di uomini e donne che hanno cercato la libertà di questo Paese. Noi parliamo l’inglese, non il libanese, l’arabo, il cinese, il giapponese, il russo o qualsiasi altra lingua.
Perciò, se desiderate far parte della nostra società, imparate la nostra lingua!
Questa cultura è nata e cresciuta durante più di due secoli di lotte, processi e vittorie da parte dei milioni di uomini e donne che hanno cercato la libertà di questo Paese. Noi parliamo l’inglese, non il libanese, l’arabo, il cinese, il giapponese, il russo o qualsiasi altra lingua.
Perciò, se desiderate far parte della nostra società, imparate la nostra lingua!
La maggioranza degli
australiani crede in Dio. Non si tratta soltanto di un affare privato di
qualche cristiano fondamentalista di destra, ma vi è un dato di fatto certo ed
incontrovertibile: uomini e donne cristiani hanno fondato questa nazione su
principi cristiani, e questo è chiaramente documentato nella nostra storia.
Questo dovrebbe
essere scritto sui muri delle nostre scuole. Se il nostro Dio vi offende,
allora vi consiglio di prendere in considerazione la decisione di scegliere
un’altra parte del mondo per mettere su casa, perché Dio è parte della nostra
cultura. Accetteremo le vostre opinioni religiose, e non vi faremo domande,
però daremo per scontato che anche voi accettate le nostre e cercherete di
vivere in pace ed armonia con noi.
Se la Croce vi
offende, o vi molesta, o non vi piace, allora dovrete pensare seriamente di
andarvene da qualche altra parte.
Siamo orgogliosi
della nostra cultura e non pensiamo minimamente di cambiarla, ed i problemi del
vostro Paese di origine non devono essere trasferiti sul nostro.
Cercate di capire che potete praticare la vostra cultura, ma non dovete assolutamente obbligare gli altri a farlo.
Cercate di capire che potete praticare la vostra cultura, ma non dovete assolutamente obbligare gli altri a farlo.
Questo è il nostro
Paese, la nostra terra, il nostro modo di vivere, e vi offriamo la possibilità
di viverci al meglio.
Ma se voi cominciate a lamentarvi, a piagnucolare, e non accettate la nostra bandiera, il nostro giuramento, i nostri impegni, le nostre credenze cristiane, o il nostro modo di vivere, vi dico con la massima franchezza che potete far uso di questa nostra grande libertà di cui godiamo in Australia: il diritto di andarvene.
Ma se voi cominciate a lamentarvi, a piagnucolare, e non accettate la nostra bandiera, il nostro giuramento, i nostri impegni, le nostre credenze cristiane, o il nostro modo di vivere, vi dico con la massima franchezza che potete far uso di questa nostra grande libertà di cui godiamo in Australia: il diritto di andarvene.
Se non siete felici
qui, allora andatevene. Nessuno vi ha obbligato a venire nel nostro Paese. Voi
avete chiesto di vivere qui: ed allora accettate il Paese che avete scelto. Se
non lo fate, andatevene! Vi abbiamo accolto ed aperto le porte del nostro
Paese; se non volete essere cittadini come tutti in questo Paese, allora
tornate al Paese da cui siete partiti!”