Aldo Maturo - Informazioni, rassegna, articoli, opinioni, racconti, foto, echi di memoria
martedì 10 aprile 2012
lunedì 9 aprile 2012
SETTE RAGAZZI SETTE - TELESE TERME 1963
L'AUTISTA DI RENZO BOSSI : UN FIUME DI SOLDI
domenica 8 aprile 2012
RESPONSABILITA' CIVILE DEL MAGISTRATO
Chi ha subito un
danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un
provvedimento giudiziario posto in essere da un magistrato con dolo
intenzionale o colpa grave può ottenere il risarcimento dei danni.
I danni subiti possono essere: patrimoniali, come quelli derivanti da
dichiarazione di fallimento, da interdizione o dall’impedimento a esercitare
attività professionale o non patrimoniali come i danni morali.
L’interessato propone azione nei confronti del Presidente del Consiglio dei
Ministri, presso il tribunale, individuato secondo quanto prevede l’art. 11 del
codice di procedura penale che stabilisce la competenza per i procedimenti
riguardanti i magistrati.
sabato 7 aprile 2012
venerdì 6 aprile 2012
...E IN POLVERE RITORNERAI
“Chiedo di essere fucilato nel cortile del carcere e che le mie ceneri siano disperse al vento”.
Questa la provocatoria richiesta scritta presentatami da un detenuto tantissimi anni fa al ritorno da un processo dove era stato condannato, a suo parere ingiustamente, a 25 anni di carcere.
Mai avrebbe immaginato che il suo pensiero sarebbe stato regolamentato veramente da una legge di quello Stato che odiava tanto, la n.130 del 30.3.2001 che disciplina la cremazione e la dispersione delle ceneri, una legge rimasta in sordina per molto tempo e che solo in questi ultimi anni sta entrando nelle delibere consiliari dei vari Comuni che ne regolamentano l’attuazione in sede di direttive di polizia mortuaria.
giovedì 5 aprile 2012
IL DIRITTO E....IL ROVESCIO
Quando il Vescovo ha notizie di un fatto grave
Avv. Aldo Maturo
I delitti più gravi commessi contro i costumi o nella celebrazione dei sacramenti sono giudicati dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, il Supremo Tribunale Apostolico della Chiesa. Le sentenze di questo Tribunale Supremo, emesse nei limiti della propria competenza, non sono soggette all’approvazione del Sommo Pontefice. Il Collegio è presieduto dal Prefetto o dal Segretario della Congregazione, che nomina gli altri cinque giudici. L’accusa e la difesa sono affidate a sacerdoti dottori in diritto canonico mentre un altro sacerdote svolge le funzioni di cancelliere.