Molti preti cattolici sono anche sposati. Anche in
Italia. Per esempio, i preti cattolici di rito orientale (greco-bizantino,
siriaco, etc) possono sposarsi prima di diventare sacerdoti. Anche il
matrimonio dei sacerdoti anglicani
sposati che sono ritornati in comunione con la Chiesa cattolica
rimane valido.
In Sicilia i comuni di Piana degli Albanesi, Contessa
Entellina, Mezzojuso, Palazzo Adriano e Santa Cristina Gela costituiscono l’Eparchia di
Piana degli Albanesi, ovvero una regione di rito cattolico
bizantino; a Venezia è presente la più grande comunità armeno-cattolica del
paese; in più di 30 città
italiane vi è almeno una parrocchia di rito greco-cattolico della comunità
romena. In tutte queste città non è raro trovare un prete che va a prendere i
figli a scuola o fare due chiacchiere con la moglie del parroco. Anzi, in
alcune di queste normalità è la norma visto che ci sono solo sacerdoti
cattolici di rito orientale.
In questi riti cattolici è previsto che un fedele
sposato possa diventare anche sacerdote, senza però poter diventare vescovo.
Non è previsto che chi è già sacerdote possa poi sposarsi.
Preti cattolici di rito orientale
Come già detto, le Chiese cattoliche di rito orientale
sono in piena comunione con il Papa e vivono la stessa fede della chiesa
cattolica, pur conservando autonomia per quanto riguarda disciplina e
consuetudine liturgica. Nell'autonomia della disciplina rientra proprio la possibilità
di sposarsi e in seguito di diventare sacerdoti. Al punto 1580 del Catechismo
della Chiesa Cattolica è infatti scritto:
Nelle Chiese Orientali, da secoli, è in vigore una
disciplina diversa: mentre i Vescovi sono scelti unicamente fra coloro che
vivono nel celibato, uomini sposati possono essere ordinati diaconi e
presbiteri. Tale prassi è da molto tempo considerata come legittima; questi
presbiteri esercitano un ministero fruttuoso in seno alle loro comunità.
Nell'indice del libro Oriente
Cattolico si può trovare un elenco sintetico delle chiese
cattoliche orientali. La dicitura "orientale" ha origini storiche,
dunque oggi esistono chiese cattoliche orientali anche in Italia, negli USA o
in nordafrica. In questi casi la loro presenza è collegata a grandi fenomeni
migratori che hanno allontanato le comunità cristiane dai
loro luoghi di origine.
Gesù non era sposato
Può capitare di sentire come argomento a favore dell'obbligatorietà
del celibato per tutti i sacerdoti proprio l’esempio di Gesù: visto che Gesù
era celibe, allora i preti cattolici non possono essere sposati. Ma questo non
è vero, e non solo perché è prevista la possibilità che alcuni preti cattolici
si sposino prima di diventare sacerdoti. Nella Presbyterorum
Ordinis, un documento del Concilio Vaticano II, si legge infatti
al punto n. 16:
La perfetta e perpetua continenza per il regno dei
cieli, raccomandata da Cristo Signore nel corso dei secoli e anche ai nostri
giorni gioiosamente abbracciata e lodevolmente osservata da non pochi fedeli,
[...] non è certamente richiesta dalla natura stessa del sacerdozio, come
risulta evidente se si pensa alla prassi della Chiesa primitiva e alla
tradizione delle Chiese orientali.
Nella chiesa primitiva i sacerdoti potevano essere già
sposati
La prassi della Chiesa primitiva sarebbe la pratica
ordinaria della Chiesa ai tempi di Gesù: dai testi evangelici e dalle fonti dei
primi secoli di cristianesimo si capisce che il sacerdozio e il matrimonio non
erano considerati incompatibili. San Pietro, come si legge nel vangelo, aveva
una suocera (e quindi anche una moglie). Alcuni apostoli e padri della Chiesa
erano sposati.
Dal Concilio di
Nicea (325 d.C.) in poi la questione dell'incompatibilità tra
vita matrimoniale e vita da prete viene più volte affrontata, fino ad arrivare
al Concilio di Trento (1563), nel quale si dichiara che un prete cattolico
regolarmente ordinato non può sposarsi né prima né dopo l'ordinazione sacerdotale.
Quanti sono i preti cattolici sposati?
Non esiste una stima ufficiale sul numero dei preti
cattolici sposati. Probabilmente nel 2000 i
sacerdoti sposati erano circa 4mila, su un totale di
circa 260mila sacerdoti diocesani. Considerando che nel 2016 i sacerdoti
diocesani sono 281mila, ipotizzando la stessa crescita numerica dei sacerdoti
sposati, oggi potrebbero essere più o meno 4.300, ovvero circa l'1,5% del
totale dei sacerdoti.
(Tommaso Cardinale, 11.7.2018)