Quello
che interessa è scoprire la causa di fondo che spinge il popolo a richiedere un
uomo solo al comando. Questa causa è il disastro economico, che allora, come
oggi, opprime il popolo italiano.
Prof
Paolo Maddalena, Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale
28.10.2019
Nel
moto pendolare della storia si sta ripetendo quanto già avvenuto con la presa
di potere del fascismo. La data del 28 ottobre e la città di Perugia furono il
tempo e il luogo da cui nacque la famosa marcia su Roma (1) (2).
A
Perugia, infatti, risiedeva il quartier generale di Italo Balbo che ne diresse
le operazioni. Sembra proprio che questa volta la storia si ripeta con estrema
e inusitata puntualità.
Perugia - Il cippo ricordo Marcia su Roma |
Salvini
e la Meloni sono i veri vincitori e sono gli amici di CasaPound. D’altro canto
le manifestazioni in favore di Mussolini svoltesi a Predappio hanno la stessa
aria di esultanza verificatasi a Perugia.
Quello
che interessa è scoprire la causa di fondo che spinge il popolo a richiedere un
uomo solo al comando. Questa causa è il disastro economico, che allora, come
oggi, opprime il popolo italiano.
Oggi,
tuttavia, siamo più informati di ieri, sappiamo che la crisi economica in
Italia e nel Mondo (Cile, Argentina, Uruguay, Venezuela, Costa Rica, Ecuador,
Colombia, ecc.) è l’affermazione del pensiero neoliberista che è riuscito ad
imporsi nelle istituzioni finanziari mondiali (FMI, Banca mondiale), in Europa
(BCE) e in genere in tutti gli stati dell’occidente.
Questo
pensiero, in pieno contrasto con la Costituzione italiana, ha prodotto un
sistema economico predatorio, che vuole l’accentramento della ricchezza nelle
mani di pochi e l’esclusione dell’intervento degli Stati, e cioè dei popoli,
nell’economia.
Si
vuol perseguire così un ordinamento mondiale, nel quale dominano la finanza e
le multinazionali e gli Stati sono semplici esecutori della volontà di questi,
mentre tutti i cittadini divengono schiavi.
Il
contrario del sistema economico produttivo di stampo keynesiano che vuole la
redistribuzione della ricchezza alla base della piramide sociale e l’intervento
dello Stato nell’economia, un sistema, sancito in Costituzione, che consentì
all’Italia di diventare la quinta potenza economica mondiale.
Il
popolo, a causa della propaganda menzognera della destra, capeggiata da Salvini
e propalata dalla stampa e dalla televisione, non ha la minima idea di questa
realtà. E si getta nelle mani del pifferaio che lo condurrà a morte.
L’accordo
PD-M5S è stato un errore perché non si è posto contro la finanza e le
multinazionali. Si apre dunque un nuovo spazio elettorale per chi avrà la forza
di creare un partito che voglia salvare il popolo dalla sua autodistruzione.
Qualcosa,
accanto all’Anpi, sta germogliando, e la salvezza potrebbe provenire da certe
iniziative politiche, come quella del sindaco di Napoli contro la Whirlpool,
che si dovrebbero estendere a macchia d’olio. Se ciò avverrà potremmo dire che
non c’è da piangere un’era che tramonta, ma da gioire per un era che nasce.
Professor
Paolo Maddalena.
Vice
Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione
“Attuare la Costituzione”
(1)
Il 28 ottobre 1922, Benito Mussolini e i quadriumviri fanno
del Brufani, elegante e centralissimo albergo perugino, il quartier generale
della Marcia che avrebbe cambiato la Storia d’Italia.
(2)
Nel 1922 da Perugia (Hotel Brufani) viene diretta la Marcia
su Roma. (wikipedia, voce Perugia)