"Vorrei mandare un messaggio, anzi un abbraccio, a tutti quelli che si sentono vuoti, soli e bui a causa della perdita di una persona amata.
Mio
padre Valentino era la mia laguna di fragole. Era la parte più vera e bella di
me. Era ed è l’unica persona che guardava i miei occhi e capiva. Era
quell’amore che lo senti, entra dentro i polmoni, lo respiri e il profumo ti
accompagna per tutto il giorno. Quando ci dovevamo sentire gli facevo uno
squillo e lui mi richiamava: ero felice, solo perché gli potevo dire «Ciao
papi».
Se n’è andato un mese fa, e non so ancora come farò a riattaccare i pezzi della mia anima. È andato via velocemente, non ho fatto in tempo a dirgli tutto quello che avevo nel cuore, ma lui sapeva già tutto, e non aveva nulla da dirmi.
Non so come si sopravviva a un dolore così assordante. So però che le mattine arrivano, e io vivo. Il tempo non credo aiuti, forse ti aiuta ad adattarti. E aiutano i tuoi abbracci, mamma: grazie, mamma, per come sei. Grazie, papà, per averla scelta". Rebecca
(REBECCA – Dal Blog di Massimo Gramellini, 30 settembre 2015)