domenica 4 ottobre 2015

CIAO PAPI

Ciao papi, che mi hai insegnato a vivere


"Vorrei mandare un messaggio, anzi un abbraccio, a tutti quelli che si sentono vuoti, soli e bui a causa della perdita di una persona amata.


Mio padre Valentino era la mia laguna di fragole. Era la parte più vera e bella di me. Era ed è l’unica persona che guardava i miei occhi e capiva. Era quell’amore che lo senti, entra dentro i polmoni, lo respiri e il profumo ti accompagna per tutto il giorno. Quando ci dovevamo sentire gli facevo uno squillo e lui mi richiamava: ero felice, solo perché gli potevo dire «Ciao papi».

Se n’è andato un mese fa, e non so ancora come farò a riattaccare i pezzi della mia anima. È andato via velocemente, non ho fatto in tempo a dirgli tutto quello che avevo nel cuore, ma lui sapeva già tutto, e non aveva nulla da dirmi.

Non so come si sopravviva a un dolore così assordante. So però che le mattine arrivano, e io vivo. Il tempo non credo aiuti, forse ti aiuta ad adattarti. E aiutano i tuoi abbracci, mamma: grazie, mamma, per come sei. Grazie, papà, per averla scelta". Rebecca

(REBECCA – Dal Blog di Massimo Gramellini, 30 settembre 2015)