domenica 21 luglio 2013

SICUREZZA DEL PAPA

Nel 2004 è uscito un libro a firma Glauco Benigni  “Gli angeli custodi del Papa”  che esaminava i problemi antichi e nuovi della sicurezza dei Papi. Per Francesco, assolutamente irrequieto ed imprevedibile, la sua sicurezza diventa sempre più difficile.


Foto Ansa da Repubblica.it

di Gianni Gennari - Vatican Insider - La Stampa.it - 18.7.2013

 

 

 (…) la data dell’11 settembre 2001, quella del doppio attentato alle Torri Gemelle e al Pentagono di Washington, ha cambiato tanto in tutto il mondo, ed anche nell’urgenza e nella ricerca del modo giusto per proteggere i Papi. La papamobile con i vetri infrangibili e la sorveglianza accentuata da tanti punti di vista sono  stati da allora, e per anni, sotto gli occhi di tutti.

 (…)

E arriviamo a Francesco, con la prospettiva immediata del viaggio in Brasile per la GMG (Giornata Mondiale della Gioventù) 2013. Qualche giornale ha già scritto, con un pizzico di tendenziosità, e magari pensando non solo alla sicurezza, che sarà un viaggio “terribile”, ma va aggiunto che trattandosi di Francesco e delle sue scelte già note, la difficoltà per la sicurezza diventa ancora più insormontabile…

Lui si muove senza preavviso, quando vuole e come vuole, scende dall’auto, sempre scoperta, cambia gli itinerari previsti sia a piedi che in auto, si accosta alla gente, anzi, si mescola ad essa, memore del dovere di avere “l’odore del gregge”, sempre e ovunque. Vuole e deve stare in mezzo al popolo, alle folle più diverse, e in questo prossimo viaggio la cosa sarà eclatante più che mai…


 

Foto Ansa - Repubblica.it
Si muove anche e soprattutto, da un po’ di tempo, e lo farà certamente anche nell’occasione, in mezzo a centinaia e centinaia di migliaia di giovani e anche non giovani, e nel futuro in genere anche in spazi e territori che non dipendono non solo dalle autorità vaticane, ma neppure da una sola autorità, e che di continuo, anche nella stessa giornata, cambiano più volte. Quando è all’estero a provvedere in modo speciale alla sua sicurezza dovrebbero essere anche le Autorità dei paesi ospitanti, e può capitare, capiterà di certo prima o poi, che l’efficienza di questi servizi non sia al meglio.

 

Oggi, quando è in sede, il Papa, anche Francesco, è protetto ufficialmente da un sistema di sicurezza misto, tra il Vaticano e lo Stato italiano. In passato in Vaticano c’erano tre corpi di sorveglianza: la Guardia Svizzera, la Guardia Palatina e la Guardia Nobile, poi abolita da Paolo VI…Oggi, senza molti dettagli particolari, si può dire che in pratica in Vaticano il Corpo della Guardia Svizzera e quello della Gendarmeria provvedono per ufficio alla sorveglianza “visibile” del Papa, con compiti diversissimi a seconda delle circostanze e delle necessità degli spostamenti del Papa che si sa, non ama star molto fermo…

 

Ovviamente c’è anche una protezione invisibile, fatta di ascolti, di microspie, di metaldetector, di controlli telefonici, probabilmente anche di intercettazioni di email ed altro, tutto anche riservatissimo, ma difficilmente capace di garantire tutto e sempre…

Comunque, augurio di buon viaggio!