Da EPICENTRO, il portale dell'epidemiologia
per la sanità pubblica a cura
dell'Istituto Superiore di Sanità. Diversi studi pubblicati utilizzano
differenti metodi statistici per la stima della mortalità per influenza e per
le sue complicanze. È grazie a queste metodologie che si arriva ad attribuire mediamente
8000 decessi per influenza e le sue complicanze ogni anno in Italia.
Il bollettino settimanale FluNews-Italia
– rapporto della sorveglianza integrata dell’influenza – riporta i dati di
diversi sistemi di sorveglianza che delineano l’impatto della stagione influenzale
sulla popolazione italiana.
In particolare, per quanto riguarda la
mortalità, sono due sorveglianze le fonti a cui si fa riferimento.
La prima è
il sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera (Sismg) che si basa su
19 città campione italiane che raccolgono quotidianamente il numero di decessi
negli ultra 65enni per tutte le cause (non solo per influenza). Questo
numero viene confrontato con quello atteso costituito dalla media dei decessi
registrati nei cinque anni precedenti.
Ogni anno l’influenza determina un
eccesso di mortalità. Se, infatti, osserviamo l’andamento della mortalità
totale (cioè per tutte le cause) in un periodo di tempo, notiamo un andamento
sinusoidale con dei picchi in corrispondenza dei mesi invernali e degli avvallamenti
nei periodi estivi e i picchi si osservano soprattutto tra le persone anziane.
Dunque, il razionale della sorveglianza della mortalità giornaliera (Sismg) è
quello di evidenziare aumenti del numero di decessi osservati che supera il
numero atteso in presenza di una stagione influenzale particolarmente
aggressiva.
Il sistema di sorveglianza prende in
considerazione il numero di decessi per tutte le cause perché i dati dei decessi
per influenza non sono disponibili in tempo reale. Infatti l’Istat ogni
anno codifica tutti i certificati di morte, compresa l’influenza, e ne
attribuisce la causa principale, un processo che richiede per rendere
disponibili i dati di mortalità per specifica causa mediamente un periodo di
due anni.
Il secondo sistema di sorveglianza è
quello delle forme gravi e complicate di influenza confermata in laboratorio
nei pazienti ricoverati in terapia intensiva. Questo sistema monitora il numero
di decessi attribuibili all’influenza che si osservano nella popolazione di
pazienti che ha un quadro clinico molto grave.
Per le ragioni sopra descritte, nessuno
dei due sistemi di monitoraggio fornisce il numero totale di decessi che
l’influenza stagionale provoca ogni anno in Italia. Per quest’ultimo dato è
inoltre necessario sottolineare un ulteriore elemento da tenere presente. Se
analizziamo i dati di mortalità specifici per influenza che l’Istat fornisce
ogni anno in Italia, i decessi per influenza sono qualche centinaio. Il motivo
principale è che spesso il virus influenzale aggrava le condizioni già
compromesse di pazienti affetti da altre patologie (per esempio respiratorie o
cardiovascolari) fino a provocarne il decesso. In questi casi spesso il virus
influenzale non viene identificato o perché non ricercato o perché il decesso
viene attribuito a polmoniti generiche.
Per questo motivo diversi studi
pubblicati utilizzano differenti metodi statistici per la stima della mortalità
per influenza e per le sue complicanze. È grazie a queste metodologie che si
arriva ad attribuire mediamente 8000 decessi per influenza e le sue complicanze
ogni anno in Italia.