mercoledì 7 marzo 2018

REDDITO DI CITTADINANZA E FLAT TAX : LA STRAGE DEGLI INNOCENTI


Introdotte insieme, la flat tax e il reddito di cittadinanza aprirebbero la porta a “una strage degli innocenti” e disegnerebbero un mondo in cui “gli italiani di domani farebbero meglio a non nascere, perché stroncati dal debito che scaricheremmo su di loro".


 
7 marzo 2018, di Mariangela Tessa
Wallstreetitalia

 
“Introdotte insieme, la flat tax e il reddito di cittadinanza aprirebbero la porta a “una strage degli innocenti” e disegnerebbero un mondo in cui “gli italiani di domani farebbero meglio a non nascere”.



È la profezia del senatore a vita Mario Monti che in un’intervista alla Stampa dichiara che i due provvedimenti che il centrodestra e i grillini hanno utilizzato per vincere le elezioni, non sono una missione impossibile, ma il rischio è di “essere stroncati dal debito”.


Per Mario Monti, “la campagna elettorale” italiana

“è stata una lotta tra populisti. Due populisti venuti dal basso, Di Maio e Salvini, apparsi più freschi e genuini, hanno sconfitto due populisti più consolidati nel sistema, un po’ logori e meno credibili: il padre storico di tutti i populisti, Berlusconi; e Renzi, che perfino da Palazzo Chigi aveva praticato un suo populismo contro l’Europa”.


Secondo Monti,

“La politica italiana è riuscita a screditarsi oltre ogni limite. Basta pensare al tourbillon di passaggi da uno schieramento all’altro, da un partito all’altro” ha detto aggiungendo che “Sarebbe stato sorprendente che proprio l’Italia restasse immune da quella miscela di risentimento verso la politica, verso tutte le istituzioni, verso l’establishment che in questi anni ha percorso l’Europa e gli Stati Uniti”


Guardando al futuro:

Mi auguro che riescano a imporre all’establishment una drastica cura per renderlo più moderno, più responsabile, più rispettoso delle leggi e dell’interesse generale”.


Per il senatore, la giusta medicina per l’Italia


“è una politica durissima contro l’evasione fiscale, oltre che il taglio della pressione complessiva, usando lo strumento fiscale contro le eccessive disuguaglianze. Probabilmente, le due visioni di Renzi e Berlusconi, piuttosto simili, avrebbero reso improbabile una tale strategia. Con Di Maio e/o Salvini potrebbe rivelarsi più facile combinare un’impostazione produttivistica “di destra” con un’impostazione distributiva “di sinistra”. Certo, se si introducessero il reddito di cittadinanza e la flat tax, nessuno protesterebbe. Ma sarebbe la “strage degli innocenti”: gli italiani di domani farebbero bene a non nascere, per non essere stroncati dal debito pubblico che scaricheremmo su di loro”.


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Flat tax

Con la flat tax le tasse non si pagherebbero più con aliquote progressive rapportate agli scaglioni di reddito ma con un’aliquota unica  fissa per tutti (Es.15-20%), con eccezione dei pensionati e dei dipendenti che non superano i 13.000 euro l’anno e che pagherebbero le tasse per la quota eccedente tale somma. Si pensa che se tutti dovranno pagare meno tasse, le pagherà anche chi non le ha mai pagate. Evidentemente è solo una previsione, ma di certo è che con le minore entrate per lo Stato ci sarebbe il taglio nella spesa dei servizi pubblici essenziali ed una enorme sperequazione tra ricchi e poveri (una cosa è, ad esempio, pagare il 15% su un reddito di 150.000 euro l’anno ed altra è pagare il 15% su 30.000 euro l’anno).



Reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza (o di sussistenza) è una forma di sostentamento elargita dallo Stato per intero ai cittadini privi di reddito o parzialmente se il lavoro o la pensione non arrivi a quella che viene definita “soglia di povertà”, che in Italia è stabilita in 780 euro. E’ stato calcolato che in Italia spetterebbe a circa 9 milioni di persone, con almeno 18 anni di età, disoccupato o inoccupato o con un reddito da lavoro o da pensione inferiore alla soglia di povertà. Il reddito di cittadinanza è rapportato uno a famiglia, anche se nello stesso nucleo familiare ci sono più persone con gli stessi requisiti.