domenica 24 agosto 2025

VIOLENZA DOMESTICA, IL GESTO DELLA MANO PER CHIEDERE AIUTO

 

Si chiama Signal for help il gesto fatto con le mani, silenzioso ma incisivo, per lanciare un segnale di aiuto per riconoscere e salvare le vittime della violenza. Quel pollice della mano piegato e le quattro dita in alto, poi chiuse in pugno, si sono trasformati nella richiesta urgente di aiuto che tutti dobbiamo imparare a riconoscere.

Sabrina Petrazzuolo *

 

 

https://dilei.it/notizie/video/signal-for-help-segnale-internazionale-contro-violenza-domestica/1002915/

 

 

Tutto comincia dalle mani: un semplice gesto che però racchiude il dolore e il dramma delle tantissime donne che, ogni giorno, subiscono una violenza. L’iniziativa è nata dall’associazione Canadian Women’s Foundation e, in pochi mesi, è diventata popolare in tutto il mondo.

Si chiama Signal for Help ed è un gesto, fatto con le mani, per lanciare un segnale d’aiuto silenzioso ma incisivo che, se accolto e compreso, può salvare la vita di molte donne. 

sabato 9 agosto 2025

IL CASCONE DI VALENTINO ROSSI? "UN MONUMENTO DI SPUDORATA IDOLATRIA CIRCENSE,MAMMOZZONE, OBBROBRIO VISIVO

Filippo Ceccarelli (Venerdi di Repubblica) punta il dito contro la megalomania del potere, spesso di sinistra, che insegue l'effetto a tutti i costi e si porta dietro la trafila di "impiccetti vari" che ne consegue. Il casco di Valentino Rossi a Pesaro con l'allora sindaco Matteo Ricci, per lui, ne è un esempio.

 

di Irene Natali

8 agosto 2025


Un enorme casco alto sei metri e largo quattro, piazzato sul lungomare di Pesaro senza che nessuno abbia espresso almeno una perplessità, una, sullo stile di comunicazione dell'opera e, più in generale, delle opere che il sindaco di Pesaro Matteo Ricci lascerà ai posteri.
Nella sua rubrica su Il Venerdì di Repubblica, Filippo Ceccarelli ha sbertucciato il cascone blu che campeggia a Pesaro in omaggio alla gloria sportiva di Valentino Rossi

venerdì 1 agosto 2025

AMIR, 7 ANNI, ASSASSINATO DOPO AVER RACCATTATO BRICIOLE DI RISO

 

AMIR, 7 ANNI, CAMMINA 12 KM A PIEDI PER RACCOGLIERE BRICIOLE DI PANE E DI RISO,

SUBITO DOPO VIENE ASSASSINATO DAI SOLDATI CHE APRONO IL FUOCO SULLA FOLLA

domenica 22 giugno 2025

IL NIBBIO, SU NETFLIX LA STORIA DI NICOLA CALIPARI

Da giovedì 19 giugno su Netflix il film su Nicola Calipari, alto ufficiale dei servizi segreti italiani,  ucciso sulla strada che va all'aeroporto di Baghdad dal "fuoco amico" di un posto di blocco americano, la cui presenza e attività in quel luogo e in quel momento mai è stata davvero chiarita.

Aveva appena liberato Giuliana Sgrena, giornalista de IL Manifesto, sequestrata da 28 giorni da terroristi durante la guerra in Iraq. A sparare fu un giovane soldato italo americano, di guardia al chek-point a pochi metri dall’aereo che lo avrebbe riportato in Italia. Era il periodo pasquale e a quel soldato avevo scritto la mia lettera aperta, “BUONA PASQUA SOLDATO RYAN”.

 

Aldo Maturo

 

 

Soldato Ryan,

 

scusami se ti chiamo così, ma non conosco il tuo nome ed ho pensato di dartene uno, uno diventato famoso in quell’altro mattatoio della storia chiamato Normandia.

  Forse hai perso il conto, ma sono due anni che sei lì, anche se qualcuno ti aveva assicurato che sarebbe stata una guerra lampo. Quante volte a bordo del tuo gigantesco tank, sferragliando in quel truce teatro di distruzione e di morte, ti sono tornate in mente le tue verdi e sconfinate praterie o quelle squallide ma amichevoli periferie dove sei cresciuto? Quante volte hai ripensato al giorno in cui hai accettato di arruolarti, ammaliato dal mito della “lotta al terrorismo internazionale”, della nobile missione di “esportare la democrazia”, mentre in cuor tuo pensavi solo a quel mucchio di dollari che nel tuo paese mai avresti messo insieme in tempi così brevi?

venerdì 23 maggio 2025

FORMAZIONE POLIZIA PENITENZIARIA: ADDESTRATI AL SALUTO, IMPREPARATI ALLA REALTÀ. QUANDO MANCA LA SOSTANZA ED ENTRANO LE SOSTANZE!

 L’addestramento si è trasformato in una parata militare invece che in una preparazione operativa. La sicurezza non si garantisce con i saluti perfetti né con insegnamenti che non servono. Esiste ancora un Corpo di Polizia Penitenziaria, oppure esistono solo Gio, Gir, Nic, Nir, Uspev, Ntp, Gom, Negoziatori e Piloti di droni?

Leo Beneduci – Segretario Generale OSAPP – 22.5.25

 

 

 I corsi di formazione per agenti penitenziari si sono ridotti alla preparazione al “Giuramento” e all’apparenza formale.

Del resto in soli 3 mesi, grazie ai Soloni che pensavano che il problema fosse quantitativo e non qualitativo, che altro poteva accadere?

I risultati sono quelli che qualsiasi Collega di trincea con un minimo di esperienza vede: Polizia Penitenziaria allo sbando e ragazzi che non sanno letteralmente cosa e come fare! 

LAVORARE SEMPRE, GUADAGNARE POCO

 Un italiano su tre lavora anche nel fine settimana, ma questo non basta a evitare la povertà. Orari lunghi e salari bassi stanno trasformando il lavoro in una trappola, non in una via d’uscita. Una società sempre più diseguale, dove si lavora troppo, si guadagna poco e si vive peggio.

In Italia, lavorare durante il fine settimana è ormai quasi la norma. Secondo gli ultimi dati Eurostat, ben un lavoratore su tre (30,9%) è attivo anche il sabato e la domenica, una percentuale che ci colloca tra i Paesi con le peggiori condizioni lavorative in Europa. Solo la Grecia fa peggio (32,3%), mentre la media europea si ferma al 19,2%. Un divario che evidenzia una cultura del lavoro in cui il riposo settimanale sta diventando un privilegio, anziché un diritto.

martedì 13 maggio 2025

LA VECCHIAIA

 

— Sai qual è la cosa più dura dell’invecchiare?

— Dimmi.

— Diventi invisibile.

Finché sei giovane, in qualche modo esisti: sei “quello simpatico”, “quello elegante”, “quello forte”, “quello brillante”. Qualcuno ti guarda, ti nota, ti chiama per nome.

Poi, lentamente, cambi.

Diventi “il signore con i capelli bianchi”. E basta.

È come se sparissi agli occhi del mondo.

mercoledì 9 aprile 2025

PASSEGGERO SENZA CINTURA DI SICUREZZA E RESPONSABILITA' DEL GUIDATORE

 Risponde di omicidio colposo chi, prima di intraprendere la marcia del veicolo con passeggeri a bordo, non esige che costoro indossino la cintura di sicurezza. Non è sufficiente come giustificazione per «escludere il nesso causale» il fatto che non vi fossero dei segnali acustici ad allertarla del mancato uso della cintura da parte di chi era seduto dietro (Cassazione 18.12.2024)


https://www.open.online/2025/01/06/cassazione-auto-passeggero-cintura-incidente-stradale/

 

Se il passeggero dell’automobile è senza cintura, e muore, il guidatore è responsabile. Lo ha deciso il 18 dicembre 2024 annullando la sentenza di assoluzione nei confronti di Letizia D., una 29enne di Alatri accusata di omicidio colposo. Il 31 dicembre 2015 la sua Fiat Punto era finita fuori strada a causa di un cane randagio e un suo amico era morto. Secondo i supremi giudici la ragazza «non aveva preteso dai passeggeri, prima di mettersi in marcia, che indossassero la cintura», spiega oggi Il Messaggero. Si dovrà celebrare un nuovo giudizio davanti alla Corte d’appello di Roma.