sabato 5 settembre 2020

BIOVITAE, LA LAMPADINA CHE UCCIDE I BATTERI


Non è nociva per l’uomo o per gli animali e può essere installata per illuminare case e uffici, ospedali, palestre, cinema e teatri, mezzi di trasporto, asili e scuole, allevamenti intensivi e anche l'illuminazione pubblica. Progetti pilota per installare Biovitae sono attualmente in corso all’interno degli aeroporti di Roma e al Policlinico Gemelli dell’Università Cattolica.

                                         Video Aeroporti di Roma

Fabio Di Todaro / Serena Fogli - 4.9.2020

 Una lampadina di ultima generazione a luce led, tutta italiana, si chiama Biovitae ed è frutto dell’intuizione di due inventori italiani, Rosario Valles e Carmelo Cartiere. Se apparentemente sembra un oggetto comune, questa lampadina è dotata in realtà di una particolare frequenza di luce capace di uccidere i batteri e prevenire le allergie da loro causate, oltre che a tenere sotto controllo la carica batterica. 
 
Entro il 2050, le infezioni batteriche potrebbero arrivare a causare dieci milioni di morti all’anno. Oggi, in Europa, comportano già oltre trentamila decessi, cui occorre aggiungere 1,5 miliardi di perdite economiche. Una tendenza così preoccupante da convincere l’Organizzazione Mondiale della Sanità a organizzare un piano d’azione globale per contrastare l’emergenza, considerato il fatto che la resistenza agli antibiotici è considerata una delle dieci minacce più significative per la salute globale. La lampadina Biovitae non risolve la situazione ma, sicuramente, può essere un buon modo per procedere alla sanificazione della casa, e non solo.


Progetti pilota per installare Biovitae sono attualmente in corso all’interno degli aeroporti di Roma, al Policlinico Gemelli dell’Università Cattolica e all’interno di un reparto di lavorazione de La Granda, Foto: www.biovitae.it
Biovitae, una luce led contro i batteri
Se la messa a punto di nuovi antibiotici è da considerare lontana e la riduzione del loro utilizzo si potrà avere soltanto a seguito di un cambiamento culturale importante, dal nostro Paese arriva una proposta che da sola non basterà a risolvere i problemi dei microrganismi resistenti agli antibiotici, ma può comunque fornire il suo contributo.
Si chiama «Biovitae» ed è una lampadina di ultima generazione a luce led, dotata in realtà di una particolare frequenza di luce capace di uccidere i batteri e prevenire le allergie da loro causate, oltre che a tenere sotto controllo la carica batterica.

Come funziona la lampadina Biovitae

La combinazione di frequenze agisce sul metabolismo dei batteri (GRAM+ e GRAM-, spore, muffe e funghi) e ne provoca la morte. L’azione battericida è volta a sanificare gli ambienti senza renderli sterili e a prevenire lo sviluppo di focolai di malattie infettive.
«La lampadina Biovitae» agisce direttamente sul biofilm batterico, ovvero quella massa gelatinosa composta da filamenti, zuccheri e proteine dove le colonie di batteri possono crescere, scambiarsi informazioni e diventare resistenti. La luce, invece, è in grado di penetrare all’interno. In particolare, come sottolineano i due creatori, Rosario Valles e Carmelo Cartiere, «le frequenze Biovitae stimolano le porfirine dei batteri e attivano una reazione metabolica incontrollabile dai batteri stessi».


Gli usi della lampadina che uccide i batteri

L’azione fotodinamica causa la foto-eccitazione delle molecole di porfirina presenti nelle cellule batteriche che innesca una reazione metabolica di ossidazione, che prosegue anche dopo l’esposizione, provocando danni alla membrana cellulare dei microbi e, quindi, la loro definitiva distruzione. Essendo una luce Led, e non a raggi ultravioletti, «Biovitae» (registrato come dispositivo medico di classe I presso il Ministero della Salute Italiano) non è nocivo per l’uomo o per gli animali.
Per questo può essere installata per illuminare ambienti casalinghi o d’ufficio, strutture sanitarie e assistenziali, spazi più collettivi come palestre, cinema e teatri, mezzi di trasporto, asili e scuole, allevamenti intensivi e, infine, essere utilizzato anche come illuminazione pubblica.
Progetti pilota sono attualmente in corso all’interno degli aeroporti di Roma, al Policlinico Gemelli dell’Università Cattolica e all’interno di un reparto di lavorazione de La Granda, fornitore esclusivo di carne di Eataly.

Biovitae e Coronavirus: la lampadina è efficace contro il Covid-19?

La lampadina Biovitae è stata presentata prima dell’emergenza Coronavirus, e la domanda sorge spontanea: è in grado di contrastare il Covid-19? Sembrerebbe di sì. A giugno 2020 sono stati pubblicati i risultati dei test condotti dal Dipartimento Scientifico del Policlinico Militare Celio di Roma e il picco di frequenze brevettato di Biovitae ha ucciso il 99,8% del SARS-COV2, dimostrandosi quindi un dispositivo efficace per contrastare la diffusione del virus.
«Siamo molto soddisfatti dei risultati– spiega Mauro Pantaleo, presidente di P&P Patents and Technologies, il gruppo che ha sviluppato il brevetto. Crediamo a questo punto che Biovtae sia uno dei più efficaci strumenti per contrastare il Covid-19 e un valido supporto per riavviare in sicurezza le attività economiche e sociali dopo la pandemia.»
Una notizia molto importante e confortante, che arricchisce un periodo di grandi soddisfazioni per P&P Patents and Technologies: Biovitae, infatti, è stata anche selezionata da UNAIDS Virtual Health Innovation Exchange, il premio organizzato dall’Agenzia dell’Onu per la lotta all’Aids, come una delle 30 innovazioni in grado di contribuire al raggiungimento del del SDG3, gli obiettivi di sviluppo sostenibile per l’umanità.