Si indossano
e si tolgono in momenti diversi della giornata, ma non sempre si ripongono nel
modo corretto.
Rosita Ganci
L’utilizzo
delle mascherine è diventato obbligatorio in molti luoghi, anche all’aperto, e
in molte ore della giornata. Questo presidio rimane lo uno strumento
fondamentale per contrastare la diffusione del Coronavirus, soprattutto
adesso dopo il ritorno ad una normalità che necessariamente si porta dietro una
maggiore interazione sociale. Capita, quindi, sempre più spesso di avere la
necessità di indossarle e toglierle in momenti diversi della giornata in cui
non rientriamo in casa. Come riporle in modo corretto?
Innanzitutto bisogna
ricordare sempre di igienizzarsi le mani, evitare di toccare la
mascherina sulla superficie interna o esterna e di limitarsi ai lacci o agli
elastici. Per riporla in caso di prossimo uso, si può utilizzare una busta
di plastica (vanno bene anche quelle per alimenti da surgelare),
possibilmente chiusa da una zip, da tenere in borsa. L’ideale sarebbe un
contenitore rigido, tipo custodia, in cui riporla sempre nello stesso verso,
magari contrassegnandolo con una crocetta per evitare contaminazioni. In ogni
caso è assolutamente vietato metterla libera in tasca o poggiarla sul tavolino
del ristorante.
Se si è in
macchina da soli, meglio toglierla piuttosto che tenerla appesa sotto il
mento, anche perché se ci fosse già stata contaminazione sul suo lato
esterno, tenerla proprio sotto l’area del naso espone al virus. Stessa
obiezione per chi la tiene appesa da un solo orecchio, sia perché si
espone la parte interna della mascherina a un maggior rischio di contaminazioni
con altre sostanze, sia perché c’è il rischio che possa cadere a terra,
rendendola inutilizzabile. Discorso simile anche per chi sceglie di metterla al
gomito, perché il suo interno entra a contatto con parti della pelle che
sono comunque esposte e che sfiorano diverse superfici.
Una volta
tolta, quindi, bisogna riporla o nel suo contenitore o sul sedile accanto,
avendo l’accortezza di poggiarla su un fazzoletto di carta che poi verrà
buttato. È di uso comune appendere la mascherina allo specchietto
retrovisore, una scelta che secondo alcuni esperti può ritenersi corretta,
in quanto riduce al minimo il contatto con altre superfici, ma secondo altri è
rischiosa in quanto libera nell’aria eventuali particelle virali. Certamente
questa scelta non è efficace dal punto di vista estetico, quindi meglio non
rischiare e utilizzare il sacchetto apposito.
Una
variabile domestica è quella di appendere la mascherina all’appendiabiti
nell’ingresso, ma anche in questo caso è un rimedio pratico ma poco sicuro,
perché non essendo isolata bisogna stare attenti a non sovrapporre altri
indumenti e a non farla toccare da altri membri della famiglia.
Una volta
tornati a casa, bisogna buttare la mascherina nei rifiuti indifferenziati, se
si tratta di quella chirurgica, mentre se è di quelle in stoffa, bisogna
lavarla con sapone e acqua calda o con detergenti a base alcolica almeno una
volta al giorno. Stesso trattamento va riservato al contenitore, se lavabile.
In caso della bustina in plastica, meglio buttarla.