I patronati lanciano l'allarme
sugli errori di calcolo riguardanti soprattutto gli assegni più bassi.
di Gabriella
Lax –
http://www.studiocataldi.it/articoli/24971-pensione-una-su-quattro-e-sbagliata-come-ottenere-il-rimborso.asp
Una pensione su quattro
conterrebbe errori sul calcolo dell'assegno. I patronati lanciano l'allarme
e segnalano una serie di errori che riguardano soprattutto le pensioni più
basse, ovvero tutte quelle che non superano i 1200 euro netti.
Ad una prima analisi la cifra accreditata in meno potrebbe
sembrare insignificante: si tratta di somme che variano tra i 20 e i 30 euro
mensili. In realtà, guardando i numeri da un punto di vista diverso, come nel
caso della città di Empoli, 120 pensionati hanno recuperato circa 70.000 euro
di mancati versamenti sulle pensioni da parte dell'Inps solo nell'ultimo anno;
nel caso di Livorno sindacati e patronati hanno verificato incongruenze in un
quarto delle spettanze controllate, i pensionati devono sicuramente attivarsi
per capire se nel loro bonifico manchi qualcosa o meno. Maggiorazioni sociali e
spettanze di vario genere che l'istituto di previdenza non ha pagato e che è
possibile riavere grazie alla verifica di un semplice documento, l'Obis M.
Come recuperare gli importi
Cosa fare in questi casi? Gli importi, come ricordano sindacati
e patronati, sono assolutamente recuperabili compilando il modulo Obis M, che
l'Inps, da più di tre anni, non invia più quale documento cartaceo. Si tratta
una sorta di scheda personale del pensionato in cui viene riportato l'importo
dell'assegno con tutte le trattenute. Oggi, di può scaricare dal sito
dell'Inps usando il codice fiscale e il pin personale. Il
passo successivo è cliccare su "servizi online" e poi su
"servizi per il cittadino". Poi bisogna aprire la sezione
"fascicolo previdenziale del cittadino" e spostarsi su modelli per
scaricare il "certificato di pensione Obis M" relativamente all'anno
richiesto. Si tratta di una procedura tutto sommato semplice, ma per molti
pensionati poco avvezzi alle nuove tecnologie può risultare non immediata. Per
questo, i patronati ricordano che sia gli iscritti che i non iscritti possono
avvalersi del servizio gratuito da loro prestato e invitano, in ogni caso, a
fare molta attenzione anche ai tempi di prescrizione.