Entrate
e spese sono sbilanciate? Allora non c'è che una spiegazione: si sono incassati
soldi in nero. Per vivere bisogna fare la spesa, pagare le bollette, il
riscaldamento, le cure mediche e la benzina per spostarsi.
Annamaria Villafrate
Il Garante della Privacy ha
dato parere favorevole alla sperimentazione dei controlli sui conti
correnti da parte dell'Agenzia delle Entrate per scovare i furbetti
che risparmiano troppo. Tra le condizioni del parere, l'obbligo di presentare
all'Autorità le risultanze della sperimentazione per valutare l'idoneità delle
misure previste e il no a controlli automatizzati. Il contribuente deve
infatti avere la possibilità di dire la sua, dimostrando con prove scritte la
provenienza del denaro utilizzato per le spese correnti e non prelevato dal conto corrente.
Arrivano
i controlli anti-evasione sui conti correnti
L'aumento
della liquidità sui conti correnti degli italiani è un segnale forte di
sfiducia, ma anche di allarme per il Fisco. I dati ci dicono che a fine marzo
sui conti degli italiani sono finiti più di 1500 miliardi di euro. Risparmi che
fanno subito pensare male. Se due più due fa quattro è logico pensare che chi
riesce a mettere da parte quasi tutto lo stipendio evade. Entrate e spese sono
sbilanciate? Allora non c'è che una spiegazione: si sono incassati soldi in
nero. Per vivere bisogna fare la spesa, pagare le bollette, il riscaldamento,
le cure mediche e la benzina per spostarsi.
Come è
possibile risparmiare tanto? Vero che, soprattutto le donne, sono abilissime
fin dai tempi, a far quadrare i conti anche quando i soldi sono pochi, se però
la liquidità è eccessivamente "virtuosa" qualche dubbio è normale che
sorga. Da qui i controlli sui conti correnti attraverso un meccanismo di
verifica che prevede l'impiego di un algoritmo capace di estrarre e
prendere come riferimento il saldo di fine anno dei conti correnti. Un
dato che, messo a confronto con il reddito dichiarato dal contribuente,
è in grado di rivelare irregolarità capaci di far scattare gli accertamenti
fiscali previsti.
Superanagrafe
dei conti correnti: limiti del Garante Privacy
La
Superanagrafe sarà formata dai dati messi a disposizione dalle banche, che
potranno essere utilizzati all'Agenzia delle Entrate per eseguire i suddetti
controlli. Nell'eseguire tali verifiche peròil Fisco dovrà attenersi ai limiti
stabiliti dal Garante. L'Autorità infatti con i provvedimenti n. 58 del 14
marzo 2019 e n. 84 del 4 aprile 2019 (sotto allegati) ha sottoposto l'utilizzo
dei nuovi strumenti di controllo fiscale a precisi limiti.
Il contribuente
in sostanza non potrà essere sottoposto a controlli automatizzati, ma avrà la
possibilità di difendersi in un contraddittorio preventivo, nel
quale sarà in grado di dimostrare, attraverso prove scritte, l'origine lecita
del denaro utilizzato per le spese correnti come una donazione, un lascito o una vincita al gioco.
Il Garante inoltre ha richiesto che l'Agenzia, conclusa la fase di
sperimentazione, gli invii i risultati delle attività svolte, per verificare
l'idoneità delle misure adottate.
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