lunedì 1 maggio 2023

NAUFRAGHI..SE FOSSE TUO FIGLIO

 

È solo un figlio dell'umanitá perduta, dell'umanità sporca, che non fa rumore.

 


"Se fosse tuo figlio

riempiresti il mare di navi

di qualsiasi bandiera.

 

Vorresti che tutte insieme

a milioni

facessero da ponte

per farlo passare.

Premuroso,

non lo lasceresti mai da solo

faresti ombra

per non far bruciare i suoi occhi,

lo copriresti

per non farlo bagnare

dagli schizzi d'acqua salata.

 

lunedì 24 aprile 2023

LA CULTURA DELLE ARMI IN AMERICA

 In America su una popolazione di 325 milioni di abitanti ci sono oltre 357 milioni di armi da fuoco. Il 20% di cittadini possiede il 65% di armi, di cui 106 milioni di pistole Colt, forse in omaggio a Samuel Colt che brevettò la sua pistola nel 1836. Gli americani rappresentano il 42% di tutti i civili armati che vivono nel mondo. Un’indagine dell’Educational Fund to Stop Gun Violence dimostra che la maggior parte delle morti si concentra proprio in quei luoghi dove la proprietà delle pistole è più diffusa e le leggi più permissive.

 
Scultura "Non violenza" - Palazzo O.N.U. - New York
 
 Aldo Maturo, per
 

 
 
Negli USA la cultura della violenza ha seminato un sillogismo mortale: le armi da fuoco risolvono i problemi. Abbiamo problemi? Abbiamo bisogno di armi da fuoco! L’idea viene da lontano e ha 227 anni. Per gli americani resta un dogma assoluto. “…non si potrà violare il diritto dei cittadini di possedere e portare armi…” Sono queste le 13 paroline contenute nel secondo emendamento della Costituzione americana (15.12.1791) e che trovarono fondamento durante gli anni delle grandi colonizzazioni europee, quale unico strumento a disposizione dei coloni per difendere territori, case e famiglie.

domenica 12 febbraio 2023

COME SI VIVE AL 41 BIS

 Il regime di detenzione a cui è sottoposto Alfredo Cospito comporta un isolamento estremo, e chi lo ha vissuto parla di “tortura democratica”. Cospito il giorno 11 febbraio è stato tradotto dal carcere di Milano Opera all’Ospedale S.Paolo per le sue gravissime condizioni di salute.

 

CARCERE DE L'AQUILA

         Lo sciopero della fame che Alfredo   Cospito sta facendo dal 19 ottobre nel carcere di Sassari ha rianimato la discussione sul regime carcerario del 41-bis, cui oltre allo stesso Cospito sono sottoposti in Italia circa 750 detenuti. Il 41-bis è un articolo dell’ordinamento penitenziario che consiste nell’elenco di una serie di limitazioni imposte ai detenuti, che definiscono quello che viene comunemente detto “carcere duro”.

 

Molti di coloro che hanno vissuto il 41-bis utilizzano, per descriverlo, la parola “vuoto”. I detenuti al 41-bis, infatti, non fanno essenzialmente nulla: la loro giornata è scandita dalla totale assenza di attività. Carmelo Musumeci, che ha trascorso in carcere 25 anni di cui cinque in regime di 41-bis, condannato all’ergastolo per omicidio e per appartenenza a un’organizzazione criminale, dice al Post: «Definisco quel tipo di detenzione una “tortura democratica”. Il 41-bis annienta le persone. Io lo vissi nel carcere dell’Asinara, in Sardegna, negli anni Novanta, poco dopo la sua introduzione. Le condizioni igienico-sanitarie erano terribili: dalla turca uscivano i topi. Per impedire ai ratti di entrare nella cella usavo una bottiglia che chiudeva il buco.

sabato 21 gennaio 2023

LA GIUSTIZIA HA LA MEMORIA LUNGA

 La Cassazione fissa in 20 anni il termine per la conservazione dei provvedimenti giudiziari conclusisi con l’archiviazione

 

  Avv.Aldo Maturo, per

 https://www.studiocataldi.it/articoli/31723-la-giustizia-ha-la-memoria-lunga.asp

 

La giustizia è lenta ma ha la memoria lunga. Se per un qualunque motivo si entra nel circuito dei palazzi di giustizia per un'indagine penale, non serve uscirne con sentenza di assoluzione o di archiviazione dopo aver pendolato per anni da una udienza all'altra. Tutti i dati e le informazioni della persona sottoposta ad indagini penali resteranno nella banca dati delle forze di polizia per almeno 20 anni.

giovedì 8 dicembre 2022

C'ERA UNA VOLTA IL NATALE

 

Aldo Maturo

 

C’era una volta il Natale, quello della nostra infanzia, quello profumato di umidità e nebbiolina, con le foglie gialle dei platani ammucchiate lungo i bordi dei marciapiedi, quello delle prime  lucine intermittenti che facevano l’occhiolino dal negozio di elettricità di Grimaldi, lì in quell’angolo al Quadrivio, che a Natale sfavillava di luci anche all’esterno e ci lasciava incantati perché avremmo voluto comprarle tutte.  Il Natale, quello della ricerca del muschio nelle campagne intorno a Telese o sulle pendici di Monte Pugliano, portato a casa nelle buste o nelle cassette di legno immaginando già come lo avremmo disposto tra le stradine e le montagnole del presepe. 

 

giovedì 1 settembre 2022

TUTTO PASSA

 


“Tutto passa nella vita” diceva quella tizia.

Passano i pantaloni a zampa di elefante.

Passa la febbre.

Passano i treni, anche due volte, chi ha detto di no?

Passano le amiche, gli amici, i fidanzati.

Anche i mariti; le mogli poi!

Passa la voglia.

Passa il temporale e torna il sereno.

Passa la notte.

Passa il dolore, dopo cent’anni.

Passa il Natale, la Pasqua, …..

Passa la sabbia nella clessidra.

Passa il sangue dentro le vene.

Tutto passa, caro ragazzo.

Ciò che non passerà mai è tuo padre e tua madre.

sabato 13 agosto 2022

ACQUA, L'ORO BLU DEL XXI SECOLO

 Un miliardo e duecento milioni di persone, più di un abitante su cinque della Terra, non ha acqua potabile a sufficienza.

Aldo Maturo
(23.3.2010)


Qualcuno ha calcolato che l’acqua che consumiamo per lavarci i denti sarebbe sufficiente ad un bambino palestinese per un giorno. Non so se è vero, ma se lo è, è drammatico. Già per S. Francesco l’acqua era creatura del Signore, insieme a frate sole, sorella luna, le stelle, frate vento e frate focu: “…utile, umile, preziosa e casta…” e in questa francescana intuizione vi è tutta la poesia di una risorsa indispensabile per la vita.

Chissà cosa direbbe oggi nel sapere che un miliardo e duecento milioni di persone, più di un abitante su cinque della Terra, non ha acqua potabile a sufficienza e che ogni anno per le malattie connesse alla mancanza d’acqua muoiono 3 milioni e mezzo di persone, due terzi delle quali sono bambini. Pensiamoci: 6.400 bambini per ogni giorno dell’anno e ogni anno. Quattro bambini al minuto!