Di fronte a due bimbi morti e alla tragedia immane
avvenuta nel carcere femminile di Rebibbia avremmo tutti dovuto chiuderci in un
rispettoso silenzio. Di fronte a un fatto di cronaca così terribile il silenzio
ha una forza etica imparagonabilmente superiore a chi spreca parole per
spiegare, strumentalizzare, sentenziare (Patrizio Gonella, Presidente di
Antigone *).
19 settembre 2018
Coordinatrice Associazione
Antigone
Serve un capro espiatorio, serve la testa
di qualcuno. E quindi il
Ministero della Giustizia ha sospeso la direttrice del carcere di Rebibbia femminile Ida Del Grosso, la vicedirettrice Gabriella Pedote e la
vicecomandante di polizia penitenziaria
Antonella Proietti. L’Italia, giustamente sconvolta dalla
tragedia che si è consumata ieri in quel carcere, penserà che dunque la colpa
era la loro, guarderà con disonore le tre persone sospese dal servizio, avrà
qualcuno contro cui dirigere la propria rabbia e le proprie accuse.
Tutti contenti? No.