Aldo Maturo - Informazioni, rassegna, articoli, opinioni, racconti, foto, echi di memoria
mercoledì 23 dicembre 2015
venerdì 18 dicembre 2015
PRESEPI TRENTINO-ALTO ADIGE
Molti dei presepi in
Alto Adige sono costruiti a mano e vengono tramandati da una generazione all’altra.
Talvolta sono talmente grandi da riempire metà della stanza. Altri presepi
possono essere più piccoli, ma altrettanto carini e permettono ai bambini di
rivivere la magia della notte della nascita di Gesù! Tutti i presepi hanno come
sfondo la realtà rurale altoatesina. Il bue e l’asinello nelle stalle
altoatesine ricordano quelli che stavano dietro a Maria, Giuseppe e Gesù
Bambino nella notte della sua nascita. I presepi in Alto Adige sono piccole
opere d’arte, che nascondono ore e ore di duro lavoro. Ne ho fotografati alcuni
ad Ossana (Tn) e a Bolzano. Cliccare sulle foto per ingrandire.
Tschagler Home Living (BZ) |
Tschagler Home Living (BZ) |
giovedì 17 dicembre 2015
BANCHE ITALIANE, IL SALVATAGGIO VISTO DALL'INIZIO
Cos'è successo esattamente, perché
se ne parla tanto e cosa c'entrano l'Unione Europea e Maria Elena Boschi.
di Davide Maria De Luca - IL POST -
12 dicembre 2015
Lo scorso 22 novembre, il governo ha approvato il
cosiddetto “salva banche“, un decreto con cui sono state
salvate dal fallimento quattro piccole banche locali che erano da anni in grave
difficoltà: Banca dell’Etruria, Banca Marche e le Casse di Risparmio di Ferrara
e di Chieti. Il salvataggio è avvenuto in base alle nuove regole europee che
hanno aiutato dipendenti e gran parte dei risparmiatori, ma che hanno causato
perdite agli azionisti e ad alcune persone che avevano investito denaro nelle
obbligazioni delle quattro banche.
mercoledì 16 dicembre 2015
STASI : SPERATE CHE SIA COLPEVOLE
Perché
è culturalmente mostruoso (e giuridicamente lo è in tutto il mondo) il caso di
Alberto Stasi, assolto due volte e ora condannato da chi non ha visto le prove.
Un’analisi del caso Stasi scritta da Piero Tony, già sostituto
procuratore generale di Firenze, presidente del tribunale per i minorenni della
Toscana e procuratore capo di Prato, oggi in pensione.
di Piero Tony | 15 Dicembre 2015 – Il Foglio
Tristezza e rabbia, oggi 12 dicembre 2015, per me e
per tanti altri, fortunatamente non sono solo. Perché, a seguito di un processo
durato circa 8 anni, Alberto Stasi stamani si è costituito dopo aver riportato
una condanna a 16 anni di reclusione resa definitiva dalla sentenza emessa
dalla Cassazione. Per carità, nessuna polemica – ci mancherebbe altro – nei
confronti dei magistrati. Ma tanta rabbia per un sistema giudiziario che non
può non fare paura per quanto è lento e contraddittorio. E tanta vergogna visto
che Voltaire si rivolta nella fossa da ormai quasi 250 anni con la stessa
rabbia.
Alberto Stasi venne assolto in primo e secondo grado,
evidentemente perché quantomeno la maggioranza dei magistrati intervenuti aveva
giudicato insufficienti le prove a suo carico. Magistrati regolarmente in
servizio, di normale esperienza, mai interdetti per imbecillità, mai accusati
di condotte dolose o colpose fuorvianti la Giustizia. Ma dalla procura venne
proposta impugnazione e la Suprema Corte annullò l’assoluzione con rinvio alla
corte d’Appello che questa volta, naturalmente in diversa composizione come
vuole la legge, ritenne sufficienti le prove a carico. Nuovo ricorso da parte
di tutte le parti, e oggi la Suprema Corte ha respinto i ricorsi: così confermando
la condanna a 16 anni di reclusione.
sabato 5 dicembre 2015
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