Al carcere si chiede
l'assurdo: "Ti parcheggio certi uomini. Aggiustali, poi tieniteli".
Casa Circondariale di Pesaro |
di
don Marco Pozza - Cappellano nella Casa
di Reclusione di Padova
Sussidiario.net, 15 settembre 2019
Il carcere è il
parcheggio imbruttito e trascurato della città: erbacce, asfalto dismesso,
segnaletica insufficiente. Non esiste parcheggio, a rigor di logica, che faccia
funzione di officina: abbandonando una macchina rotta in un parcheggio, non la
si ritroverà aggiustata. Al carcere, invece, sovente si chiede l'assurdo:
"Ti parcheggio certi uomini. Aggiustali, poi tieniteli".