VAN DAM, PAESI BASSI - su "Internazionale" - 29 giugno 2012 |
Aldo Maturo - Informazioni, rassegna, articoli, opinioni, racconti, foto, echi di memoria
sabato 30 giugno 2012
giovedì 28 giugno 2012
QUANDO I CANI VALGONO PIU' DEI BAMBINI
Sr.Laura
Girotto, torinese, missionaria in Etiopia, vive ad Adua dal 1993. Insegnante di
English as Foreign language, prima di finire in Abissinia come missionaria
per le Figlie di Maria Ausiliatrice delle Salesiane di Don Bosco, ha girato il
mondo, soprattutto in Medio Oriente. Il sito della sua Onlus è:
Aldo Maturo
“L'
altro giorno ero in macchina, stavo facendo una delle tante peregrinazioni in
giro per l' Italia alla ricerca di soldi per l' ospedale che stiamo cercando di
fare ad Adua e ascoltavo una trasmissione di Radio 24, "Essere e
Benessere".
Normalmente è molto interessante, per i temi, per la bravura
della conduttrice, per la qualità degli ospiti. Si parlava di cani. Dei
problemi che nascono quando si consumano le unghie. Magari perché se le
rosicchiano. E gli esperti spiegavano quali medicine erano necessarie per
ovviare al problema. Includendo, se necessario, l' intervento dello psicologo
che possa allenare il cane a non rosicchiarsi più le unghie. Lo psicologo! E
poi la dieta necessaria, l' attività fisica, la toilette, l' affetto di cui
occorre circondarli...». È lì che non ci ha visto più: «Sono indignata,
amareggiata, scandalizzata, confusa. Leggo di iniziative per adottare i cani a
distanza"
COLPO DI CALORE E COLPO DI SOLE
Soccorso: colpo di calore, colpo di sole
Colpo di calore
E' provocato da un eccessivo innalzamento della temperatura corporea legato ad insufficiente traspirazione.
Colpo di sole
E' provocato dall'esposizione ai raggi solari per un lungo periodo senza una adeguata protezione alla testa.
Non sono molto facili da distinguere uno dall'altro, anche se il colpo di calore è caratterizzato da un più accentuato arrossamento del viso, ma poco importa, perchè hanno le stesse terapie.
TELESE-CERRETO: ANAMNESI DI UNA DIOCESI
Panorama di Telese Terme |
Aldo
Maturo - 16 giugno 2012 - su
Diocesi di Telese e
Cerreto Sannita. Quante volte ci siamo chiesti per quale motivo la sede
vescovile, e tutto il comprensorio diocesano, ha questo doppio nome? La
curiosità mi ha spinto ad una ricerca storica sulle origini della diocesi e
quello che segue è il frutto di questo studio, che pongo all’attenzione del
lettore con molta umiltà, ben consapevole della difficoltà di racchiudere in
poche righe una storia millenaria e comunque disponibile a corredare i
risultati con le integrazioni di quanti vogliano offrire ulteriori elementi di
supporto.
Per gli
storici è’ stato difficile risalire ai primordi del cristianesimo nel nostro
territorio. Mons.Iannacchino, in “Storia di Telesia” (ediz.1900) dice che in
nessun modo è riuscito a precisare il tempo in cui il cristianesimo e con esso
la civiltà del Vangelo entrò in Telese.
martedì 26 giugno 2012
QUALCHE DOMANDA A BEPPE GRILLO
1. I sondaggi vi indicano come
seconda forza del Paese. Alle elezioni politiche, chi sarà il vostro candidato
premier e con quali logiche verrà scelto?
2. Gianroberto Casaleggio, in una
lettera al Corriere della Sera,
si è definito il cofondatore del Movimento 5 Stelle, di cui ha scritto le
regole, e ha ammesso di dare ai candidati consigli sulla comunicazione
elettorale. Qual è il suo vero ruolo all'interno del Movimento?
lunedì 25 giugno 2012
domenica 24 giugno 2012
CHI ABBANDONA UN CANE LO CONDANNA
L’abbandono dei cani, oltre ad essere un gesto incivile e un reato perseguito in Italia ai sensi dell’art.727 del Codice penale con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro, rappresenta la causa primaria del randagismo.
BRUNETTA E' STATO LICENZIATO
Brunetta fa' troppe assenze al municipio di Venezia che lo licenzia. I suoi ex sostenitori cambiano il nome della lista civica che aveva il suo nome.
Foto adgnews24.com |
E' di questi giorni la (lieta?) notizia del “licenziamento”
dalla carica di Consigliere comunale dell'ex ministro Brunetta, dal comune di
Venezia. Il motivo? Troppe assenze. No, non è uno scherzo, proprio così, colui
che ha sempre combattuto l'assenteismo, colui che si è fatto portavoce del
rigore sui posti di lavoro, schierandosi contro i cosiddetti “bamboccioni”, i “fannulloni”,
come li chiama lui, che a 30 anni vivono ancora a casa dei genitori perché un
lavoro non lo trovano o vivono asfissiati dal precariato. Ebbene si, Brunetta è
stato licenziato per troppe assenze e non certo perchè non riuscivano a vederlo
al di là della scrivania.
sabato 23 giugno 2012
NEL MONDO 27 MILIONI DI SCHIAVI
Nel mondo ci sono 27 milioni di schiavi. Salvate
dallo sfruttamento poco più di 42 mila persone nel 2011, la maggior parte in
Europa. E' uno sterminato giacimento di vite che alimenta il crimine organizzato
Maurizio Molinari - 21.6.2012 - La Stampa.it
Amina
è una giovane del Bangladesh che accettò l’offerta di fare la domestica in
Libano finendo in una casa dove venne violentata, torturata e ridotta alla fame
per tre mesi prima di piegarsi ai voleri dei carcerieri accettando di
diventarne schiava. In un mondo con oltre sette miliardi di abitanti ve ne sono
27 milioni che vivono in schiavitù ma nel 2011 ne sono stati liberati appena
42.291. E Amina è fra questi.
La fotografia del Pianeta contenuta nel rapporto sul «Traffico degli esseri umani» redatto dal Dipartimento di Stato e firmato da Hillary Clinton precipita in una dimensione dei rapporti internazionali pressoché inedita. Le regioni geopolitiche sono ritagliate sulla forza delle reti del traffico di uomini, donne e bambini: dai confini dell’Afghanistan a quelli della Cina e dell’Indonesia si estende il mercato più grande con 11,7 milioni di vittime, seguito dall’Africa con 3,7 milioni, l’America centro-meridionale con 1,8 milioni, la Russia con 1,6 milioni e l’area transatlantica Usa-Europa occidentale con 1,5 milioni mentre l’Australia è l’unica a poter vantare l’assenza di luoghi dove i trafficanti hanno totale potere sui sottomessi.
La fotografia del Pianeta contenuta nel rapporto sul «Traffico degli esseri umani» redatto dal Dipartimento di Stato e firmato da Hillary Clinton precipita in una dimensione dei rapporti internazionali pressoché inedita. Le regioni geopolitiche sono ritagliate sulla forza delle reti del traffico di uomini, donne e bambini: dai confini dell’Afghanistan a quelli della Cina e dell’Indonesia si estende il mercato più grande con 11,7 milioni di vittime, seguito dall’Africa con 3,7 milioni, l’America centro-meridionale con 1,8 milioni, la Russia con 1,6 milioni e l’area transatlantica Usa-Europa occidentale con 1,5 milioni mentre l’Australia è l’unica a poter vantare l’assenza di luoghi dove i trafficanti hanno totale potere sui sottomessi.
venerdì 22 giugno 2012
AFFITTI : STOP AI CONTROLLI DI POLIZIA
La
norma abolisce un adempimento in vigore dal 1978 e varato nell’ambito
della lotta al terrorismo ma non si
applica per la cessione di fabbricati a cittadini stranieri
Aldo Maturo
Il
D.L. 20-6-2012 n. 79 ha abolito l’obbligo di segnalare all’autorità di P.S. il
nominativo della persona cui è stato dato in locazione o in comodato un bene
immobile. Tale obbligo sarà adempiuto, per conto del proprietario
dell’immobile, dall’ufficio dell’Agenzia delle Entrate dove è stato registrato
il contratto nei termini di 30 giorni.
giovedì 21 giugno 2012
SANTUARIO FRANCESCANO LA VERNA
http://www.ofmtoscana.org/
http://www.santuariolaverna.org/
(dal sito del Santuario)
Il Santuario si trova in Toscana, a Chiusi della Verna
http://www.santuariolaverna.org/
(dal sito del Santuario)
"Il santuario della Verna si trova sull'Appennino Toscano. Il monte, ricoperto da una monumentale foresta di faggi e abeti, è visibile da tutto il Casentino e dall'alta Val Tiberina ed ha una forma inconfondibile con la sua vetta (m 1283) tagliata a picco da tre parti
Sopra la roccia ed avvolto dalla foresta si trova il grande complesso del Santuario che dentro la sua massiccia ed articolata architettura custodisce numerosi tesori di spiritualità, arte, cultura e storia.
Nell'estate del 1224 San Francesco si ritirò sul monte della Verna per i suoi consueti periodi di silenzio e preghiera.
Durante la sua permanenza chiese a Dio di poter partecipare con tutto il suo essere alla Passione di Cristo, mistero di amore e dolore.
Il Signore lo ascoltò e gli apparve sotto forma di serafino crocifisso lasciandogli in dono i sigilli della sua passione. Francesco divenne così anche esteriormente immagine di Cristo al quale già con il cuore e la vita tanto assomigliava.
L'evento delle stimmate e l'esempio di vita sono il bene più prezioso che Francesco consegna ai frati della Verna.
L'impegnativa eredità di San Francesco oltre che coinvolgere personalmente ogni frate diventa anche il principale messaggio che la comunità desidera trasmettere a tutti coloro che visitano La Verna."
Sopra la roccia ed avvolto dalla foresta si trova il grande complesso del Santuario che dentro la sua massiccia ed articolata architettura custodisce numerosi tesori di spiritualità, arte, cultura e storia.
Nell'estate del 1224 San Francesco si ritirò sul monte della Verna per i suoi consueti periodi di silenzio e preghiera.
Durante la sua permanenza chiese a Dio di poter partecipare con tutto il suo essere alla Passione di Cristo, mistero di amore e dolore.
Il Signore lo ascoltò e gli apparve sotto forma di serafino crocifisso lasciandogli in dono i sigilli della sua passione. Francesco divenne così anche esteriormente immagine di Cristo al quale già con il cuore e la vita tanto assomigliava.
L'evento delle stimmate e l'esempio di vita sono il bene più prezioso che Francesco consegna ai frati della Verna.
L'impegnativa eredità di San Francesco oltre che coinvolgere personalmente ogni frate diventa anche il principale messaggio che la comunità desidera trasmettere a tutti coloro che visitano La Verna."
Santuario (foto Aldo Maturo) - Cliccare per ingrandire |
|
domenica 17 giugno 2012
FERMI TUTTI, GRILLO SCHERZAVA
Ora ha paura del
fallimento e scarica il barile sugli altri. Grillo in una lunga e ossequiosa intervista di
Marco Travaglio ingrana la marcia indietro: "Fosse dipeso da me, ci
saremmo fermati ai comuni e alle regioni. Ma ora come fai a deludere le
aspettative di tanta gente? Io sono un non leader..."
di Francesco Maria Del Vigo - "Il Giornale.it" - 14 giugno 2012
Grillo ha paura
di se stesso. Che nella road map a Cinque Stelle Parma dovesse essere solo una
tappa e non un traguardo, lo avevamo già detto. Troppo difficile per un neonato
movimento amministrare una città con una voragine di bilancio.
Infatti
Federico Pizzarotti è ancora lì: fermo in alto mare, sommerso da una valanga di
curriculum tra i quali non riesce neppure lui a raccapezzarsi. E Grillo tenta di smarcarsi. Oggi arriva
la conferma che il grande capo è terrorizzato dal successo elettorale (secondo
gli ultimi sondaggi diffusi da La 7 i pentastellati sono la seconda forza del
paese, attorno al venti per cento e a pochi passi dal Partito Democratico).
Il M5S non è in grado di gestire un
successo di queste dimensioni e se, per caso, dovesse diventare il primo
partito alla prova dei fatti si smonterebbe bullone per bullone tutta la
virtuale macchina da guerra di Grillo e Casaleggio. Il comico è un po' come il
bambino che si stupisce di aver fatto una marachella più grande del previsto.
Ha lanciato il sasso, nascosto la mano, e ora si trova davanti a una valanga. E
vorrebbe darsela a gambe.
venerdì 15 giugno 2012
MASTELLA: PUNIRE CHI RACCOMANDA E’ UNA VERGOGNA
La raccomandazione entra
nel codice penale. Chi sfrutta le amicizie finisce in cella. L’art.13 del ddl
anticorruzione introduce il nuovo reato di “traffico di influenze illecite”
(art.346 bis del codice penale). Chi sfrutta le sue relazioni con un pubblico
ufficiale per farsi dare del denaro o un altro vantaggio patrimoniale, come
prezzo della propria mediazione illecita, è punito con il carcere da uno a tre
anni.
Quella che segue è
un’intervista all’ex ministro Clemente Mastella: La raccomandazione è un
fatto politico ed è una vergogna punire chi raccomanda.”Pensate che per fare
le nomine si valutino i curricula? Ma fatemi il piacere…”
Ho letto e riletto
l'articolo con incredulità fino ad andare a cercare sull'enciclopedia Treccani cosa
significa "raccomandazione: "Intercessione in favore di una
persona, soprattutto al fine di ottenerle ciò che le sarebbe difficile
conseguire con i mezzi e i meriti propri o per le vie ordinarie"
On.le Clemente Mastella |
Intervista
di Elena Polidori – Il Resto del Carlino – 14 giugno 2012
Mastella, è
appena finita un’epoca: niente più raccomandazioni..
“Questo lo dice
lei…”
Hanno approvato
alla Camera il “traffico d’influenze illecite”…
“E’ una vergogna…”
Dicono
sia un segno di civiltà..
“Sarebbe un segno
di civiltà se facessimo come negli Stati Uniti, dove la segnalazione ha una sua
dignità codificata.Ma mi spiega per quale motivo se io vedo che una persona
è brava non lo devo segnalare? Allora, me lo racconta lei come avverrà la
prossima nomina dei consiglieri Rai? O come avverranno tutte le prossime nomine
dei più alti dirigenti dello Stato? Attraverso i curricula? Ma fatemi il
piacere…”
Mastella,
mica sono raccomandazioni quelle…
“No, e che sono?
Non sono forse segnalazioni di qualcuno che vengono recepite e votate da altri?
Andiamo, questo è l’ennesimo segnale di morte della democrazia; cosa crede, che
finisca il clientelismo con questa legge? Questa è solo un’esasperazione di un
tentativo di far pulizia di una pratica di cui in Italia,questo è vero,si è
sempre abusato.Sa come andrà a finire?”
Come?
“Che la faranno
sempre franca i furbi e tutto continuerà come prima,salvo che d’ora in poi
bisognerà stare attenti anche con chi si parla…”
In
che senso?
“Nel senso che
uno viene nel tuo ufficio con un telefonino, ti chiede qualcosa e poi ti
denunzia,eh..bisogna stare attenti. Ma ci si rende conto della deriva in cui ci
siamo infilati? In questo Paese c’è sempre meno libertà e io guardo a distanza
quello che sta accadendo,anche con un po’ di tristezza. La raccomandazione è un
fatto politico,bisognerebbe saperlo”
E’
politica?
“Certo, perché
prevede una scelta discrezionale,basata su dei criteri,quindi una scelta
responsabile. Certo,se uno raccomanda un cretino,allora in quel caso è lui che
commette un illecito,ma con questa norma si fa di tutte le erbe un fascio. Chi
sarà poi quello che giudicherà la bontà o meno di una raccomandazione? Si entra
in un campo dello scibile umano,e ora anche del diritto,che è veramente
complicato dirimere”
Insomma,lei dice
che ciascuno si dovrebbe prendere le proprie responsabilità di
“raccomandatore”. Ma in Italia se n’è sempre approfittato troppo..
“Ma via, la
raccomandazione esiste da sempre ed ha una sua dignità. Persino Benedetto Croce
scriveva “ti segnalo questo perché è bravo…”. Se succedesse adesso che
faremmo,metteremmo in galera Croce? Come al solito non conosciamo le mezze
misure, o troppo o nulla. Eppure, sarebbe bastato rendere tutto trasparente,
come in America…”
mercoledì 13 giugno 2012
IL GIOCO DELLE TRE CARTE
mercoledì 13 giugno
2012
Gli amici più
furbi possono mettere alla prova la loro "abilità" seguendo il
filmato alla fine dell'articolo
Aldo
Maturo
Era il gioco dei giochi,
a Napoli, sui marciapiedi davanti alla stazione centrale, al Corso Garibaldi,
sotto la Galleria o dovunque c’era un passaggio di persone frettolose.
Era il gioco delle tre carte che mi affascinava quando, uscito
dall’università, mi avviavo frettoloso verso il treno, pronto a perderlo pur di
godermi quella favolosa sceneggiata. Mi fermavo a guardare, incantato non dalle
carte ma dall’organizzazione perfetta finalizzata a truffare il passante di
turno. Un panchetto pieghevole, tre carte da gioco e una “paranza”,
piccola banda di 5 o 6 persone, ciascuno con il suo compito, uniti a
crocchio intorno al "mastro di carte" che mischiava le tre carte e le
faceva roteare più volte sul ripiano del panchetto aperto come un piccolo
tavolo da gioco.
Vicino a lui due “compari-giocatori” facevano finta di
non conoscersi tra di loro e puntavano accanitamente fior di 10.000 lire sulla
carta "vincente", ma perdevano puntualmente perché sfilando i soldi
dalla tasca fingevano di dover abbassare gli occhi e questo consentiva al manipolatore
di spostare la carta vincente per farli perdere. Intorno altri “compari”
"assistenti" al gioco parteggiavano per i “giocatori” e a volte
puntavano anch'essi.
La
calorosa partecipazione creava un clima di favorevole connivenza che trascinava
i passanti. Chi si fermava a guardare prima o poi era spinto a
partecipare e lo stimolo a puntare diventava sempre più irrefrenabile.
A qualche metro il “palo” badava che non si avvistassero vigili,
poliziotti o carabinieri. In tal caso partiva un fischio, il mastro di
carte chiudeva a libretto il panchetto e sparivano nella
folla.
Un’organizzazione perfetta, con ruoli precisi e degni di una affiatata banda
inserita nella cornice di un’estemporanea sceneggiata napoletana. “La
carta vince”, “la carta perde”. I due “compari-giocatori” a volte perdevano ma
a volte vincevano perché la vincita doveva stimolare “i passanti” fermatisi ad
osservare. La scena era sempre la stessa. “Il pollo” si fermava, guardava con
aria disinteressata come a dire “a me non mi fanno fesso”, poi piano piano,
incoraggiato da quelli che vincevano (non sapendo che erano complici) e
confidando sulla sua presunta furbizia, si faceva largo, sempre più
vicino al panchetto, soldi in mano e “zac” partiva la puntata sulla carta che credeva
di aver seguito in tutti i suoi spostamenti.
A
questo punto il gioco diventava psicologico. La “paranza” studiava in un
attimo il soggetto per capire se bastava farlo perdere una volta sola o se era
meglio incentivarlo con qualche vincita per spingerlo a puntare più volte con
la voglia di rifarsi ma col risultato di perdere tutto. Una vincita, una
perdita e così via. Al momento opportuno un'occhiata d'intesa e un urlo:
“ …’a polizia…’a polizia”…”. Non era vero ma, come per incanto, le carte
sparivano, il panchetto si ripiegava a libretto e tutti i compari sparivano
dissolvendosi tra la folla come in una rosa dei venti. Sul posto restava
il truffato, ma ormai era troppo tardi per capirlo.
Si
allontanava a testa bassa con un magone in gola, il portafoglio più leggero e
il dramma di doverlo raccontare a casa. Ho visto in quegli anni persone perdere
anche 2 o 300.000 mila lire. Poi i napoletani hanno capito che a Napoli non
c’era più spazio, che il gioco era “bruciato” e si doveva emigrare in altre città
per cercare clientela più vergine. Hanno colonizzato le varie piazze
d’Italia e il gioco si è anche evoluto, con paranze che oltre alle tre
carte usano i bicchieri o le campanelline sotto cui nascondono il cecio
o la pallina da scoprire. Cambia la location ma la sceneggiata è la stessa e
alla fine c’è sempre un truffato che resta e dei truffatori che fuggono.
Ora per la prima volta in
Italia il gioco dal reato di truffa semplice è stato "promosso"
ad associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Ci ha pensato il
Tribunale di Torino che con le prove offerte dalle telecamere dei carabinieri
ha condannato 17 persone a tre anni di carcere. Quella paranza non
guadagnerà più oltre 3.000 euro al giorno ma di certo c’è già quella di riserva
che aspettava solo di entrare “in gioco”.
LE MANI SULLA CITTA'
di
Gianni Barbacetto e Davide Milosa – Ediz.Chiarelettere - €16,60
Milano-Italia.
"Abbiamo fatto una città!" Lo dicono loro: centinaia di uomini della 'ndrangheta che vivono tra noi. Frequentano gli stessi bar, e probabilmente il supermercato dove facciamo la spesa l'hanno costruito loro. Ma noi continuiamo a ignorarlo.
Quello che stupisce è lo stile di vita. Vite da ricchi, condotte nella più totale normalità. Auto da centomila euro e vestiti firmati. Imprenditori dalla faccia pulita come copertura. Avvocati un tempo insospettabili.
Giovani ragazzi milanesi che diventano corrieri della droga. Storie straordinarie e incredibili, tutte raccontate con nomi e cognomi. Succede a Milano, oggi: una città che ha toccato il fondo.
"Abbiamo fatto una città!" Lo dicono loro: centinaia di uomini della 'ndrangheta che vivono tra noi. Frequentano gli stessi bar, e probabilmente il supermercato dove facciamo la spesa l'hanno costruito loro. Ma noi continuiamo a ignorarlo.
Quello che stupisce è lo stile di vita. Vite da ricchi, condotte nella più totale normalità. Auto da centomila euro e vestiti firmati. Imprenditori dalla faccia pulita come copertura. Avvocati un tempo insospettabili.
Giovani ragazzi milanesi che diventano corrieri della droga. Storie straordinarie e incredibili, tutte raccontate con nomi e cognomi. Succede a Milano, oggi: una città che ha toccato il fondo.
martedì 12 giugno 2012
L’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO
Aldo Maturo
L’amministratore di sostegno
(istituito con legge 9.1.2004 n.6) è una figura ignota al grosso pubblico ma
ben vicina a chi a chi ha la sfortuna di doversi dividere tra la propria
famiglia e i genitori, zii o parenti, spesso lontani, incapaci di provvedere da
soli alle proprie esigenze di vita quotidiana, perché affetti da alzheimer, da
demenza senile o altre menomazioni che li rendono diversamente abili.
In realtà non è rara la nomina di
un amministratore di sostegno anche per chi si trova nella incapacità
temporanea di provvedere ai propri interessi a causa di una infermità parziale
o temporanea ovvero per una menomazione fisica o psichica non tanto grave da
richiedere il ricorso all’interdizione.
domenica 10 giugno 2012
VIETNAM : LA BAMBINA E LA GUERRA
La foto simbolo della guerra in Vietnam (1960-1975) compie 40 anni |
di Paolo Moltoni - www.terraincognitaweb.com
Nel
1965 poche persone si erano veramente rese conto che i soldati americani
stavano per iniziare una lunga e sanguinosa guerra in una terra ancora poco
conosciuta del sud-est asiatico. Solamente dopo le prime immagini della TV e i
commenti dei giornali, l’opinione pubblica si rese conto che era iniziata un’efferata
operazione bellica che ben presto sarebbe divenuta tristemente nota come “guerra
del Vietnam”. In quegli anni nacquero movimenti pacifisti e si organizzarono
proteste. Nel 1965 un giovane di nome Norman Morris si diede fuoco davanti al
Pentagono, nel 1967 il campione del mondo di pugilato Cassius Clay rifiutò di
andare a combattere in Vietnam e gli fu tolta la licenza da pugile. Ma più d’ogni
manifestazione pacifista, più d’ogni gesto clamoroso, ci sono una fotografia e
una bambina che contribuirono a cambiare la sensibilità e a risvegliare la
coscienza della gente, nei confronti della guerra del Vietnam.
La
foto fu scattata l’8 giugno 1972 a Trang Bang, a pochi chilometri da
Saigon, dopo un bombardamento aereo con bombe al napalm. La bimba che
fugge terrorizzata è Kim Phuc, allora aveva nove anni. Oggi Kim vive in
Canada, è ambasciatrice della pace per l’Unesco e dirige una fondazione
per aiutare i bambini vittime di guerra. La foto fu scattata da Nick Ut e
gli valse il premio Pulitzer"