giovedì 27 agosto 2015

L'ESAME DI AMMISSIONE

In ricordo di Ubaldo Cusano, maestro di intere generazioni telesine, spentosi a Telese Terme il 26 agosto 2015.

 
I ragazzi dell'esame del '54 con il Maestro Ubaldo Cusano




L’esame di ammissione alla scuola media è stato il primo appuntamento importante nella vita scolastica di quelli che, come me, hanno inaugurato l’edificio scolastico di Viale Minieri, appena costruito. Come altri edifici pubblici di quegli anni, alla sinistra del portone di ingresso campeggiava la targa in marmo con la scritta “Quest’ opera è stata realizzata dall’Amministrazione della Democrazia Cristiana nell’anno….”.

martedì 18 agosto 2015

LA VECCHIAIA

 

La vecchiaia è come un conto in banca. Prelevi da ciò che hai accumulato


 

Un uomo di 92 anni, piccolo, molto fiero, vestito e ben rasato, una mattina alle 8.00, con i suoi capelli perfettamente pettinati, trasloca in una casa per persone anziane.

Sua moglie di 70 anni è recentemente deceduta, cosa che lo obbliga a lasciare la sua casa.

Dopo parecchie ore di attesa nella hall della casa per anziani, ci sorride gentilmente quando gli diciamo che la sua camera è pronta.

sabato 15 agosto 2015

14 AGOSTO 1861 : STRAGE DI PONTELANDOLFO E CASALDUNI. DONNE E BAMBINI ARSI VIVI

Il Gen.Enrico Cialdini – cui purtroppo è intestata una delle più importanti strade di Pesaro – ordinò: “Di Pontelandolfo e Casalduni non rimanga pietra su pietra". Al termine del massacro, il colonnello Negri gli telegrafò: " Ieri mattina all'alba giustizia fu fatta contro Pontelandolfo e Casalduni. Essi bruciano ancora". Un pezzo di sanguinosa storia dimenticato.  Gramsci scrisse “Lo stato italiano era una feroce dittatura che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole crocifiggendo, squartando, seppellendo vivi i contadini poveri che gli scrittori salariati tentarono di infamare con il marchio di briganti”  Rosanna Gaviglia - 14 agosto 2015 - da Vesuvio Live


Il monumento ai Caduti
 

Il 14 agosto del 1861 nelle città di Pontelandolfo e Casalduni, in provincia di Benevento, si diede vita ad una strage di rappresaglia militare che registrò un numero imprecisato di morti, un centinaio secondo la storiografia ufficiale, secondo altre stime invece circa 400 o 900, forse oltre mille.



martedì 11 agosto 2015

IO L'ITALIA NON GLIELA REGALO



La definizione di “immigrazione” di popolazioni provenienti dal nord Africa, Africa Nera, Medio ed estremo Oriente appare inadeguata. Se facciamo una valutazione quantitativa del fenomeno, e ne valutiamo l’ampiezza e la portata, è più esatto parlare di una gigantesca ed inarrestabile invasione multietnica dell’Italia e dell’Europa. Oriana Fallaci l’aveva previsto. Ormai siamo all’epifania della cultura occidentale.


 
Oriana Fallaci
da "La rabbia e l'orgoglio"


"Io non vado a rizzare tende alla Mecca. Io non vado a cantar Paternostri e Avemarie dinanzi alla tomba di Maometto. Io non vado a fare pipì sui marmi delle loro moschee, non vado a fare la cacca ai piedi dei loro minareti.

sabato 8 agosto 2015

HO CONTATO I MIEI ANNI




“Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da qui in avanti di quanto non ne abbia già vissuto.

Mi sento come quel bambino che ha vinto una confezione di caramelle e le prime le ha mangiate velocemente, ma quando si è accorto che ne rimanevano poche ha iniziato ad assaporarle con calma.


Ormai non ho tempo per riunioni interminabili, dove si discute di statuti, norme, procedure e regole interne, sapendo che non si combinerà niente.

domenica 2 agosto 2015

2 AGOSTO 1980 : UNA STRAGE SPAVENTOSA



Cronaca dell'attentato più sanguinoso della storia dell'Italia repubblicana, che alla stazione di Bologna uccise 85 persone e ne ferì più di duecento.

 

Andrea Coccia
da LINKIESTA 2.8.2015


Sono le 8 e 15 circa della mattina del 2 di agosto del 1980. Gli altoparlanti della Stazione Centrale di Bologna annunciano che il treno per Bolzano è in partenza. Una donna fatica trascinando una valigia, un uomo aumenta il passo, chiede alla signora se ha bisogno, la aiuta a montare sul vagone. Poi il semaforo in fondo al binario diventa verde e un fischio, quello del capotreno, dà al macchinista il segnale per partire. Le porte si chiudono con uno sbuffo, mentre a qualche binario di distanza un ragazzo rallenta la sua corsa e ricomincia a camminare, anche lui sbuffando.

sabato 1 agosto 2015

QUAND'ANCHE

 

Le poesie esprimono sempre qualcosa di molto personale, trasmettendoci i sentimenti di chi le scrive. Attraverso di loro scopriamo quello che l’autore ha dentro di lui e ci troviamo a fronteggiare di colpo le sue emozioni.  “Emozioni”, infatti, è la raccolta di poesie di Franco Calzone, persona a me cara, dove lui esprime tutto il suo amore per le stagioni che scorrono, per la natura, per le persone che gli sono più vicine mettendo a nudo i sentimenti che agitano l’animo umano. Franco colpisce il lettore con semplicità, facendoci percepire i suoi versi come nostri, dandoci la possibilità di riconoscerci nel suo mondo e facendoci amare le cose che lui ama. Anche nella sua fatica di vivere non c’è solo rassegnazione perché c’è una presa di coscienza fondata sulla speranza e sull’amore (Aldo Maturo)



A Mariangela


 Quand'anche
tu non avessi più piedi
avrò piedi per te;
quand'anche
tu non avessi più gambe,