lunedì 26 gennaio 2015

AUSCHWITZ: 70 ANNI DALL'ORRORE




Il filo spinato corre intorno alla recinzione, interrotta da una rampa abbandonata dove si intravede uno spettrale binario ferroviario che porta all’interno del terrificante lager diventato il simbolo assoluto e più potente dell’Olocausto. Nel campo di concentramento polacco di Auschwitz-Birkenau, a 60 chilometri da Cracovia, solo la neve ammanta il dolore, quasi ininterrotto, di chi vi è entrato e il rumore lontano, ma ancora assordante, del cancello che si spalanca.

 Come settant’anni fa quando il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche arrivarono nella città polacca di Oświęcim e liberarono i pochissimi ancora vivi – appena 7mila rispetto ai 4 milioni imprigionati - dal ventre dell’inferno, dal più grande e tristemente famoso lager nazista della storia.
  Il 27 gennaio, da 15 anni dichiarato “Giorno della memoria” per commemorare le vittime dei campi di concentramento, una solenne cerimonia celebrerà i 70 anni dalla liberazione del lager.



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