sabato 29 giugno 2013

CRIMINALITA': I CONTI IN TASCA



Il fatturato della prostituzione solo in Italia è pari a quello del tessile e dell’abbigliamento. Alla Borsa mondiale clandestina un rene costa 3000 dollari, un fegato 8000, un cuore fino a 20.000.



Aldo Maturo

100 miliardi di euro che se vogliamo ragionare con la vecchia lira, utilizzando la calcolatrice del computer perché quella normale si imballa, si scrive 193.627.000.000.000 e si legge 193 mila miliardi e 627 mila milioni di lire.
La cifra, secondo la Direzione Nazionale Antimafia, sarebbe  “..il fatturato annuo lordo della criminalità organizzata in Italia limitato solo alla droga, agli appalti pubblici, alle armi, alla prostituzione” .

sabato 15 giugno 2013

"BELLA CIAO" SBARCA IN TURCHIA

Turchia - Suonata al pianoforte o al flauto, cantata in coro in piazza o all'interno di un bus, in italiano e in turco. Così il celebre canto partigiano diventa la colonna sonora delle dimostrazioni antigovernative dei protagonisti di OccupyGezi. 

venerdì 14 giugno 2013

IL COSTO DI UN F35


Il programma F35 Joint Strike Fighter è il più costoso della storia moderna.



 
( www.scienceforpeace.it) 
Un aereo F35 costa 130 milioni di euro. Con la stessa cifra si potrebbe:
-       finanziare la disoccupazione a 17.000 precari;
-       finanziare la ricerca a 90.000 ricercatori per 5 anni di     lavoro;
-       produrre energia fotovoltaica pari al fabbisogno di 13.000 famiglie per 30 anni;
-       mettere in sicurezza 250 scuole italiane
-       costruire 400 asili nido
-       acquistare 20 treni per 12.500 pendolari

-       Con le ali di 7 aerei F35 si potrebbero rimettere in funzione gli ospedali di Mirandola,Carpi e Finale Emilia, colpiti dal sisma.

TAGLIA LE ALI ALLE ARMI

Spendere 14 miliardi di euro per comprare (e oltre 50 miliardi per l'intera vita del programma) un aereo con funzioni d’attacco, capace di trasportare ordigni nucleari, mentre non si trovano risorse per il lavoro, la scuola, la salute e la giustizia sociale è una scelta incomprensibile che il Governo deve rivedere.





Dopo aver sensibilizzato l'opinione pubblica a riguardo del caccia F-35, già a partire dal 2009 quando nessuno trattava questo tema, ed aver raccolto il supporto di oltre 80.000 firme di cittadini, 650 associazioni, il sostegno di oltre 60 Enti Locali (tra Regioni, Province e Comuni) la campagna "Taglia le ali alle armi" (promossa da Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci! e Tavola della Pace) continua la propria azione affinché venga decisa la cancellazione della partecipazione italiana al programma JSF. 

Il nostro lavoro è ora quello di stimolare Governo e Parlamento a rivedere una decisione inutile, dannosa e problematica in questi tempi di crisi:

domenica 9 giugno 2013

STORIE IN CERCA DI DIGNITA'



Dodici piccole gradi storie di riscatto e fallimenti, di personaggi invisibili che vivono lontano dai riflettori e che lottano ogni giorno per sopravvivere. Cercano un posto dove dormire, un piatto caldo, delle coperte, uno straccio di lavoro, qualcuno che li stia ad ascoltare o anche il modo per rimediare ai propri errori. Sono tutte storie vere, parlano di persone come noi.



Matteo Donati, 27 anni, è il Responsabile del Centro di Ascolto della Caritas di Pesaro. Collabora come giornalista con alcuni periodici ed è autore di libri. Ha già pubblicato "Dio non produce scarti", che ha dato nome al suo blog personale.

domenica 2 giugno 2013

I RITI SETTENNALI DI GUARDIA, TRA MISTERI,CULTO E PAGANESIMO

I riti di penitenza di Guardia Sanframondi sono un evento da celebrare e non uno spettacolo da vedere

 

Guardia Sanframondi è un borgo medievale, che domina tutta la vallata del basso Calore sulla SS. 87 del Sannio a 428 metri sul livello del mare. Sull’origine del primo insediamento e del centro abitato non si hanno  certe ed univoche descrizioni storiche. Alcuni studiosi,infatti, hanno ritenuto  il primo nucleo di origine sannita o, comunque, preromana, altri di origine longobarda, altri ancora di origine normanna.Lo stesso toponimo “Guardia Sanframondi” ha avuto diverse interpretazioni a seconda della supposta origine dall’una o dall’altra popolazione insediatasi nel luogo.


2 GIUGNO: LE DUE ITALIE


Aldo Maturo

Quando nel 1946 gli italiani furono chiamati a scegliere, con il referendum del 2 giugno, tra Repubblica e Monarchia,  la vittoria di quanti votarono “Repubblica” non fu plebiscitaria.

Tra l' 89% degli elettori partecipanti, il 54% votò “Repubblica” (12.719.019 voti) e il 45%,7 votò “Monarchia” (10.709.423). Le schede bianche/nulle furono un milione e mezzo circa.

La scelta spaccò l’Italia politicamente e geograficamente perché, salvo alcune eccezioni, il meridione e le isole votarono Monarchia e il Centro Nord votò Repubblica.

A Napoli un elettore su 4 votò Monarchia, a Roma vinse la Monarchia, a Palermo due su tre votarono per il re, in Friuli la Repubblica ottenne l’87%. Il 18 giugno 1946 la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la nascita della Repubblica Italiana. 

 Il Re Umberto“scese” dal trono, Alcide De Gasperi venne nominato primo Presidente della Repubblica ed Enrico De Nicola Capo provvisorio dello Stato.
La guerra aveva lacerato il Paese e ancora una volta il Nord e il Sud stavano su sponde diverse.