giovedì 31 gennaio 2013

TELESE, LA PISCINA, LO SPRECO DI DENARO

Aldo Maturo

Il filmato di Pietro Quercia, amico d’infanzia, non necessita di commenti ed è una plastica testimonianza di spreco di denaro pubblico. Sicuramente una cittadinanza attenta come quella telesina avrà valutato quali sono i motivi per i quali la piscina si trova nello stato attuale. E’ ovvio pensare, nell’immediato, che la causa è dovuta a mancanza di fondi o al solito cortocircuito di competenze. Sarebbe però interessante risalire a monte del problema e capire perché era stata programmata un’opera pubblica di tale spessore in un comune di piccole dimensioni, quali esigenze doveva fronteggiare, con quali fondi era stata costruita, quale programmazione era stata fatta per poterla tenere in esercizio, quali problemi sono intervenuti per vanificare il progetto.

Probabilmente tutto sarà stato fatto con la massima oculatezza perché nessuno vuole rischiare di incorrere nella responsabilità amministrativa e contabile. E che nel caso specifico vi sia un danno causato all’ente, alla comunità, all’erario non vi sono dubbi e  si risponde non solo per dolo ma anche per condotta gravemente colposa. La responsabilità amministrativa deve essere dimostrata dalla Corte dei Conti, mentre in quella contabile la colpevolezza si presume  con inversione dell’onere della prova.
E’ una responsabilità che trae origine dall’esigenza di fronteggiare i danni causati da chi agisce per la pubblica amministrazione: non solo quindi gli agenti contabili (cassieri, tesorieri,funzionari delegati,etc.) ma riguarda anche quanti, incardinati  nei settori statali e pubblici come soggetti politici o persone fisiche, sono in ogni caso posti in condizione di procurare danno al patrimonio pubblico.
Questo prevede la legge, quando tutto non finisce solo con una denunzia su You Tube o su “Striscia la notizia”.